Formalmente si chiama Sicve, Sistema informativo per il controllo della velocità. Informalmente è il Tutor o meglio la sua denominazione commerciale: è un dispositivo progettato all’inizio del millennio, ideato e costruito dall’allora società denominata Autostrade con il deliberato intento di individuare e misurare la velocità media di una vettura tra due punti controllati da telecamere e segnalati.
Il Sicve fu definitivamente omologato in servizio il 24 dicembre 2004, installato a partire dal gennaio 2005. Al momento, sulla rete autostradale italiana, si contano 333 i portali attivabili progressivamente dalla polizia stradale, ricoprendo ciascuno un tratto di via compreso tra i 10 e i 25 km per una lunghezza complessiva di quasi 3.100 km.
Leggende urbane e chiacchiere di paese gravitano attorno al suo funzionamento, sottolineando di volta in volta una falla piuttosto che l’altra. Rumors che crescono e si alimentano, e non accennano a finire.
Abbiamo dunque pensato di far chiarezza sulle bufale in circolazione. Ecco, allora le 7 cose da sapere assolutamente sui tutor autovelox: