Nonostante la sentenza che qualche mese fa aveva dichiarato illegittima la presenza dei tutor per violazione di brevetto, i dispositivi stanno per tornare su gran parte della rete autostradale italiana. I sistemi di rilevazione della velocità media dei veicoli saranno così nuovamente attivi. La decisione sulle tratte, i tempi e le modalità di attivazione sarà però presa dalla Polizia Stradale. A sottolinearlo è Autostrade per l’Italia.
Prudenza per gli automobilisti più spericolati
La sentenza che lo scorso maggio aveva dichiarato illegittimi i tutor in austrada aveva suscitato preoccupazione. In molti, infatti, temevano che questo avrebbe dato il via libera a chi ama premere il pedale dell’acceleratore in vista dell’esodo estivo. Autostrade per l’Italia si era detta comunque intenzionata al ritorno dei dispositivi, anche se con qualche modifica.
La promessa è a un passo dall’essere mantenuta, anche se con un parziale dietrofront. Inizialmente, infatti, era circolata una data per il ritorno dei dispositivi (25 luglio), ma è stata la stessa azienda che gestisce la rete autostradale italiana a fare qualche precisazione. “Ogni valutazione e decisione puntuale circa le tratte, i tempi e le modalità di attivazione è di competenza della Polizia Stradale – ha fatto sapere Asaps in una nota ufficiale – Le informazioni già diffuse in questa fase, quindi, non hanno alcun fondamento. Ci auguriamo che il ritorno a pieno regime sulla rete di Autostrade per l’Italia del sistema ‘Tutor/SICVe-PM’ contribuisca a mantenere livelli di incidenti sempre più bassi“.
Come saranno i nuovi dispositivi
I nuovi sistemi prendono il nome di SICVe-PM e hanno caratteristiche parzialmente differenti rispetti a quelli a cui eravamo stati abituati fino a qualche tempo fa. Gli apparecchi sono infatti più performanti e non riconoscono più l’automobilista secondo la targa.
Anche il dispositivo in arrivo sarà in grado di rilevare la velocità media del mezzo, ma riuscirà ad effettuare una scansione più dettagliata. Il miglioramento sarà evidente anche nell’invio dei dati osservati, che avverrà ora in maniera più veloce. Le foto effettuate dall’apparecchio saranno abbinate in automatico durante la fase di rilevamento. Questo consentirà di ridurre in maniera evidente gli errori causati da mancato riconoscimento. I fotogrammi saranno così eliminati spontaneamente.
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