Donna al volante, pericolo costante. Questo è un vecchio proverbio che ancora oggi periodicamente torna alla nostra mente, ma è sempre valido? In realtà non è così. A metterlo in evidenza è l’infografica dal titolo “Uomini e donne al Volante – Tutta la verità” realizzata da automobile.it, sito di compravendita di auto nuove e usate. Lo scopo della ricerca era proprio quello di mettere in evidenza il comportamento delle appartenenti al sesso femminile quando si mettono alla guida di una vettura.
Uomini e auto: un legame quasi indissolubile
Sono molti gli uomini che considerano la propria auto quasi un bene primario, da custodire con cura. Nella maggior parte dei casi la vettura è ordinata e pulita, come se fosse lo specchio del suo proprietario. Mettersi al volante è inoltre considerato un passatempo amatissimo, utile anche quando si devono allontanare momenti di stress.
Questa idea è confermata dalla ricerca. Gli uomini rappresentano infatti il 57% degli automobilisti italiani. Per quanto riguarda invece l’utilizzo, le differenze di sesso sono davvero lievi. Nel 2015, infatti, un uomo ha percorso in media 11.500 chilometri. Un numero impressionante, pari ad esempio alla distanza che separa Roma alla capitale delle Filippine, Manila. Le donne, invece, arrivano a toccare quota 10.600 chilometri. A livello giornaliero equivale a solo tre chilometri in meno.
Uomini e donne al volante: non ci sono differenze
L’infografica punta anche a mettere in evidenza la situazione relativa agli incidenti. Questo consente di sfatare il luogo comune sulla maggiore distrazione delle donne. Il comportamento è infatti sostanzialmente lo stesso. Il maggior numero di incidenti si verifica sulle strade urbane: il 70% di questi coinvolge un uomo, mentre nel caso delle donne si sale solo al 71%.
Sulle autostrade avviene invece il 6% degli incidenti complessivi, sia che alla guida ci sia un uomo sia che ci sia una donna.
Alcune discrepanze tra sessi si verificano invece in fase di acquisto di un’auto. Un uomo, infatti, preferisce puntare su una vettura potente e bella sul piano estetico, mentre le donne guardano maggiormente alla praticità. Quello che una volta era considerato il “sesso debole” sceglie il modello nel 10% di tempo in meno.
Il luogo comune viene abbattuto
L’indagine ci consente così di accantonare, speriamo in modo definitivo, il pregiudizio sull’incapacità delle donne al volante. Il sito si è infatti chiesto quali siano le ragioni che hanno contribuito a questa idea. Si pensa innanzitutto a “distrazione e insicurezza”, due caratteristiche ritenute tipicamente femminili.
C’è chi pensa anche allo stress che si avverte quando ci si deve districare nel traffico ed evitare chi è poco attento al Codice della Strada. Quattro donne su cinque hanno ammesso di provare questa sensazione, che spesso viene trasmessa anche agli altri in modo quasi naturale. Tante hanno però confessato di non essere particolarmente interessate a dimostrare l’inesattezza del luogo comune.