Vendere la propria auto è un’operazione che deve essere compiuta in modo scrupoloso per non andare incontro a delusioni e riuscire a ottenere la cifra che corrisponde al reale valore della vettura. Capire quale sia il momento giusto per farlo e se sia davvero necessario abbassare le pretese per raggiungere lo scopo può essere fondamentale. A dare alcune indicazioni utili a chi sta meditando di farlo è la ricerca di Goodbuyauto, start up di Milano specializzata nel settore.
Vendere l’auto: capire quando agire è fondamentale
Cambiare l’auto e venderla è un’operazione più diffusa di quello che potremmo pensare che sta coinvolgendo nell’ultimo periodo diversi italiani. A testimoniarlo sono i numeri dell’ACI, che ha sottolineato una crescita del 4,1% delle transazioni rispetto al 2015. Dopo un inizio d’anno altalenante, a maggio si è tornati a una situazione di crescita.
Essere consapevoli di quale sia il momento migliore per mettere sul mercato la vettura e stabilire il prezzo più idoneo è comunque fondamentale per fare in modo che tutto vada a buon fine. Goodbuyauto ad esempio, start up di Milano specializzata nella vendita online di auto usate, ha effettuato una ricerca affidandosi ai big data per stabilire quale sia il prezzo più competitivo da proporre.
Automotive Big Data Insight è lo strumento in grado di raccogliere informazioni sull’usato disponibile e dare quindi stime attendibili su prezzi, tempi di vendita e su quali variabili sono strategiche per fare un affare, ma senza dimenticare anche le tendenze emerse sulla rete.
È innanzitutto fondamentale muoversi quando il chilometraggio non è ancora troppo elevato. In questo caso si dovrebbe tenere presente una cifra limite: quando sono stati superati i 100 mila chilometri percorsi la vettura finisce per essere considerata piuttosto usurata dal compratore. Chi è interessato all’acquisto potrebbe poi valutare gli incidenti fatti e problemi di manutenzione: se la trattativa si avvia quando questo numero è troppo elevato un insuccesso potrebbe essere dietro l’angolo.
La procedura di vendita dovrebbe poi partire una volta trascorsi 18 mesi dall’immatricolazione. Una volta superato questo periodo, il valore diminuisce ma in modo più lento rispetto alla fase iniziale. La cifra che si richiede è ovviamente un altro elemento da non trascurare. Gli analisti sottolineano che per ogni prezzo c’è un tempo di vendita; solo a quel punto conviene provare ad abbassare le pretese.
I modelli venduti più velocemente
Tenere presente l’andamento del mercato può essere utile anche per farsi un’idea del possibile interesse nei confronti della vettura che si vuole vendere. Il sito Autouncle.it ha stilato una breve classifica relativa alle auto vendute nel minor tempo in Italia. Come spesso capita in questi casi, non mancano le sorprese.
A dominare la graduatoria sono invece le city car, scelte solitamente per i costi ridotti e le dimensioni contenute: sono infatti l’ideale per chi deve districarsi nel traffico cittadino (e quindi anche trovare parcheggio) e non vuole spendere cifre eccessive.
Al primo posto troviamo la Fiat Tipo, tornata di recente sul mercato con una nuova versione. Le preferenze sono maggiori per quella a cinque porte. Gli altri due gradini del podio sono occupati dalla Renault Modus e dalla Fiat Idea. Seguono la Peugeot 108, la Fiat Panda (la più venduta in Italia nel 2012), la Ford Fusion (la più economica), la Citroen C1, la Abarth 595, la Peugeot 208 e la Ford C-Max.