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Vislab, via ai test per le auto autonome sulle strade di Parma

Il settore automobilistico non è esente dai progressi della tecnologia, pensati per migliorare la sicurezza di chi sale a bordo. Sembra essere infatti sempre più vicino il momento in cui le auto autonome viaggeranno sulle nostre strade, anche se non è possible dare ancora una data definitiva. Sono infatti iniziati i test per Deeva e Braive, le due vetture a guida autonoma realizzate da Vislab, realtà operante nell’ambito dell’Università di Parma. Il team guidato dal professor Alberto Broggi è al lavoro da qualche anno su questo progetto che ha portato alla creazione di diversi prototipi.

Test a cadenza quotidiana

Dopo i primi test effettuati qualche anno fa, le auto autonome sono finalmente pronte a percorrere le strade del capoluogo emiliano e a mettersi alla prova con il traffico quotidiano. L’operazione potrà essere effettuata grazie a un accordo con Anas e il Comune di Parma.

Vislab è ora di proprietà della californiana Albarella, ma continuerà ad agire a Parma e dintorni. La società a stelle e strisce ha infatti deciso di usufruire il più possibile del know-how e della professionalità parmense, proprio dove il progetto si è sviluppato.

Emilia Romagna: la terra dei motori

Puntare sull’Emilia Romagna non è una scelta così casuale. A sottolinearlo è proprio Broggi: “In fondo questa è la motor valley italiana: Dallara, Ferrari, Maserati, Lamborghini e Ducati respirano da sempre aria di Emilia – ha spiegato a Quattroruote – Entro l’anno dovremmo portare a termine la sfida di ridurre ‘il cervello’ dei nostri prototipi nello spazio di un solo chip”.

Anche l’aspetto estetico nei due modelli non è stato trascurato. Deeva è infatti una berlina nera con sedili di pelle beige, che sembra ricordare la vecchia generazione dell’Audi A4. La Braive ricorda invece una Hyundai Sonata.

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Il futuro delle auto autonome

La sperimentazione a cui saranno sottoposti i due veicoli servirà anche a capire meglio cosa dobbiamo attenderci dalle auto senza conducente. Ci sono infatti due aspetti che non dovranno essere trascurati: etica e rispetto degli utenti. Due esigenze che emergono sulla base di quanto accade abitualmente: addirittura il 95% degli incidenti stradali risulta infatti causato da errore umano.

Lo sviluppo delle auto autonome potrà però servire a rendere più tranquilli chi sale a bordo: “Così come i sistemi avanzati di assistenza alla guida, anche la guida autonoma contribuirà a migliorare la sicurezza stradale – ha sottolineato Andrea Costa, responsabile dell’area tecnica auto di Allianz -. Non servono stravolgimenti nelle normative ma, un po’ come avviene sugli aerei e con le scatole nere, bisogna puntare su un sistema standardizzato di raccolta dati che possa permettere, fatta salva la tutela e il pronto risarcimento delle vittime, di comprendere se l’incidente sia imputabile a un difetto del sistema automatico.