Pecco Bagnaia si è laureato campione del mondo 2022, battendo il valido avversario Fabio Quartararo. Un’impresa storica per un italiano vincere con una moto italiana. Il pilota di Chivasso svela i segreti di questo trionfo che dipendono dalla sua formazione con VR46 Academy e dal suo mentore e amico Valentino Rossi. Ma Lo stesso Pecco Bagnaia rivela che non è solo merito di Valentino Rossi se ha vinto il Mondiale di MotoGP.
Pecco Bagnaia: “Non è solo Valentino Rossi ad avermi aiutato a vincere”
Con il nono posto a Valencia, Pecco Bagnaia ha vinto il Mondiale 2022 di MotoGP e ha ottenuto il titolo iridato. Era dal lontano 2009 con Valentino Rossi che l’Italia non saliva al primo posto sul podio. In un’intervista riportata da FanPage, il pilota di Chivasso ha parlato di quanto è stata determinante la sua formazione con VR46 Academy: “All’inizio era un’accademia completamente diversa, sicuramente è stato di grande aiuto.”
E ancora: “Ma in questo momento, penso che siamo diventati molto professionali. Abbiamo tutto. Possiamo dire ‘oggi voglio andare con le minibike o le pocket bike in pista’, ed ecco che organizzeranno tutto per farlo. Oppure possiamo dire ‘Vogliamo andare a Portimao per fare un test prima della stagione’, e loro organizzano tutto e si fa. È incredibile l’aiuto che stanno dando. Ci stanno dando tutte le possibilità, tutta la loro vita e la loro passione e questo è incredibile“.
Pecco Bagnaia aggiunge: “Non è solo l’influenza di Valentino, ma di tutti gli altri che lavorano per noi a casa ad avermi aiutato. Se analizziamo le prestazioni in MotoGP possiamo vedere chiaramente che tutti i piloti dell’accademia sono incredibili, sono incredibilmente veloci, perché tra di noi ci spingiamo a vicenda per migliorarci. Riconosco che quando ho visto Franky (Morbidelli, ndr) finire secondo in campionato con tre vittorie e vari podi nel 2020, per me quello è diventato il risultato da battere. E questo mi ha aiutato molto a migliorare anche me stesso“.
Pecco Bagnaia: le origini del suo nome d’arte
Francesco Bagnaia è conosciuto con il nome d’arte “Pecco”, diventato un vero e proprio segno distintivo. Il pilota di Chivasso stesso, come riporta Gazzetta, svela le origini del soprannome noto a tutti: “Deriva da mia sorella che mi chiamava così da piccolo. Non riusciva a dire Francesco, mi chiamava “Pecco” e da quella volta è rimasto così”.
Pecco Bagnaia ammette: “Quando mi chiamano ‘Francesco’ a volte non mi giro. Tutta la famiglia ha un soprannome diverso e, senza farlo apposta, ogni tanto non mi accorgo che si stanno rivolgendo a me quando mi chiamano col mio vero nome“.
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