Quella di Maranello non è soltanto una casa automobilistica nota in tutto il mondo per le vetture e le vittorie ottenute. Ma è anche una società molto attenta all’ambiente di lavoro e ai dipendenti. E lo dimostra il fatto che Ferrari abbia ricevuto, per la terza volta, la Equal Salary.
Terzo anno consecutivo per la Ferrari e la certificazione Equal Salary
La casa di Maranello ha ricevuto, per il terzo anno di seguito, la certificazione Equal Salary. Come suggerisce il nome, essa premia le aziende che offrono un ambiente di lavoro veramente inclusivo, dove a fare la differenza sono il merito e la capacità dei giovani talenti che favoriscano sempre maggiore innovazione all’interno dell’azienda stessa. Una certificazione, quella ottenuta dalla Ferrari, che è valida sia per l’Italia che per il Nord America.
Ad assegnarla è una fondazione svizzera, Equal Salary, ma solo dopo che Pwc ha effettuato quella che nel settore si chiama monitoring visit tenendo come base la metodologia approvata in precedenza da parte della Commissione europea. Durante questa analisi viene valutata non soltanto la parità della retribuzione tra i generi, già oggetto di esame nelle due precedenti visite; ma anche quello che Ferrari ha messo in atto nel corso dell’ultimo anno per dare sempre maggiore valore alla parità di genere.
Il comunicato della società italiana
Nel comunicato ufficiale della società emiliana dopo il rinnovo della certificazione, si sottolinea come la parità retributiva sia soltanto uno degli aspetti che fanno parte di un percorso ben più articolato. Lo scopo è garantire a tutti i dipendenti della società di Maranello condizioni ottimali per un percorso professionale adeguato alle capacità di ognuno. Tra le iniziative messe in atto per offrire questo si segnalano i focus group, i dibattiti e i corsi di formazione per i dipendenti. Grazie ad essi, la cultura aziendale della casa di Maranello si apre sempre più al cambiamento interno ed esterno, nonché maggiormente alla diversity & inclusion.
La fondazione Equal Salary, istituita nel 2010, è un’organizzazione che non ha scopo di lucro. L’imprenditrice sociale Veronique Goy Veenhuys, da sempre grande sostenitrice della parità salariale tra i generi, ha ideato nel 2005 il concetto di certificazione. Poi, ne ha seguito lo sviluppo nel corso degli anni, supervisionandone tutti i passaggi. La fondazione ha avuto come propria mission quella di sviluppare lo strumento scientifico e pratico nello stesso tempo. Ha permesso così a tutte le aziende di verificare la parità di retribuzione al proprio interno tra uomini e donne che svolgono lo stesso ruolo.
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