Fondamentali per non perdere di vista ciò che non si può vedere di fronte a sé, gli specchietti retrovisori sono una delle parti più “esposte” di ogni auto. Proprio questa tipicità lo rende soggetto a danni, talvolta anche piuttosto costosi.
Specchietto, una disattenzione fatale
Gergalmente, tutti gli atti criminosi provocati agli specchietti rientrano sotto la dicitura di “Truffa dello specchietto”, facente parte delle svariate tipologie di “imbroglio” condotte lungo lo Stivale. Nella stragrande maggioranza dei casi l’obiettivo iniziale è la rottura del cristallo retrovisore, dopodiché le possibilità fraudolente sono molteplici: il perpetrante può addurre che la vittima abbia provocato il danno alla sua auto, estorcendo così alla vittima una cifra in denaro per la “riparazione”; un’altra casistica prevede che il danno sia provocato alla macchina della vittima, che, distraendosi, agevola il lavoro ad eventuali complici che possono eseguire furti all’interno dell’auto. Tenendo conto dell’entità del danno, cadere nel tranello è più facile di ciò che si pensi, soprattutto in un periodo molto più rilassato e disattento come quello estivo: nel primo caso il clamore e l’indiscutibilità del danno renderebbero più facile convincere un automobilista disattento, mentre nel secondo caso l’attenzione posta sul proprio specchietto rende possibile all’eventuale complice di fare bottino attraverso scippi.
Necessaria l’attenzione
Per evitare di cadere in questa insidiosa trappola, è fondamentale fare la massima attenzione appena prima, durante e appena dopo la guida, rimanendo così consapevoli di eventuali azioni compiute. Solo una grande concentrazione può permettere un’efficace contromisura contro ogni possibile criminale. Proprio riguardo a quest’ultimi, è notizia di pochi giorni fa l’individuazione di una vera “gang dello specchietto” in azione nel sud della Sardegna ed autrice di numerosi colpi: il gruppo agirebbe secondo la prima modalità elencata qualche riga sopra. In questo caso il tam-tam sui social sta aiutando ad evitare che la truffa faccia ancora altre vittime, sebbene ce ne siano già decine. Attualmente le forze dell’ordine locali stanno indagando ed avrebbero già messo nel mirino il gruppo composto da tre uomini dall’accento campano che, secondo le testimonianze, si aggirerebbero a bordo di una Alfa Romeo Giulietta grigia. Perciò, ora più che mai, occhi aperti. Anche dietro.