A prescindere dall’uso che se ne fa, la barca richiede una manutenzione ottimale in ogni periodo dell’anno, ma l’inverno in questo senso pone diverse problematiche aggiuntive agli appassionati di barca, per via delle condizioni meteorologiche sfavorevoli. Oggi approfondiremo quindi l’argomento fornendo alcuni utili consigli relativi alla manutenzione necessaria per il suo uso in inverno, ma anche sul rimessaggio, consigliabile per evitare che la barca vada incontro a usure importanti.
Più manutenzione, più durata
Una barca che viene manutenuta correttamente è una barca che dura di più, motivo per cui è assolutamente necessario dedicare del tempo a questa fase, ponendovi la massima attenzione. Con una manutenzione ordinaria frequente, infatti, si potrà intervenire tempestivamente nel caso in cui si presentino problemi, oltre a prevenirne altri ben più gravi. Chi usa la barca anche in inverno, per motivi sportivi o ricreativi, dovrà quindi avere cura di procedere alla sua corretta manutenzione, ma non è tutto: per una maggiore sicurezza è consigliabile anche stipulare una delle polizze appositamente pensate per questi casi, come l’assicurazione Helvetia dedicata alle imbarcazioni da diporto, in modo da essere coperti in ogni evenienza anche durante la navigazione.
Per quanto riguarda la manutenzione nello specifico, prima di tutto è sempre bene far verificare il corretto funzionamento dei motori (principali e ausiliari) a un meccanico qualificato ed esperto, per proseguire poi con il controllo dell’impianto elettrico, i cui contatti sono più soggetti a ossidazione durante i mesi invernali. Attenzione anche agli interni, da far aerare bene per evitare che si formi la muffa, e di non lasciare sottocoperta i dispositivi che funzionano a batteria (come la bussola e l’apparecchio VHF), in quanto potrebbero rovinarsi per via dell’umidità.
Rimessaggio: meglio in acqua o a secco?
E se la barca non viene utilizzata durante l’inverno? In questo caso è meglio provvedere al suo rimessaggio, che però implicherà sempre dei lavori di manutenzione; non basta quindi mettere la barca al riparo, ma si dovranno eseguire sempre tutti quegli interventi manutentivi, per evitare problemi quando questa verrà utilizzata nuovamente. Uno dei dubbi più diffusi tra chi possiede una barca riguarda il tipo di rimessaggio: meglio quello in acqua o a secco? Se il rimessaggio in acqua costa solitamente più di quello a secco e mette più a rischio l’imbarcazione (per via delle intemperie), c’è da dire che risulta molto più comodo e pratico per chi ha l’esigenza di continuare a usare la barca anche in inverno.
Quello a secco, invece, è più indicato per chi prevede di non usarla per diversi mesi; si tratta infatti di un tipo di rimessaggio che consente una maggiore comodità per gli interventi di manutenzione e che riduce notevolmente i rischi portati dall’umidità e dall’usura, purché si faccia attenzione alla carena.