L’estate è ormai prossima e sono già in tanti a non vedere l’ora all’idea di poter trascorrere un periodo più o meno lungo in totale relax. Per chi ha scelto l’Italia come meta di villeggiatura l’automobile sarà il mezzo preferito per raggiungere la località tanto desiderata anche se, inevitabilmente, questo comporterà spese relative a carburante e autostrade.
In questo senso, però, le ultime notizie appaiono tutt’altro che incoraggianti. A partire dal 1° luglio, come capita in modo quasi puntuale in prossimità dell‘esodo estivo, gran parte della rete autostradale subirà un rincaro.
Viaggiare è bello, ma quanto mi costi
Non appena ci avviciniamo a un periodo che molti di noi dedichiamo alle vacanze questo viene spesso accompagnato da un aumento dei costi dei pedaggi autostradali. E l’estate 2019, ormai davvero alle porte, non può fare eccezione. A distanza di poco tempo dal rialzo contenuto di ottobre 2018 (+0,8%), ecco a partire dal 1° luglio la modifica più rilevante per Autostrade per l’Italia (Aspi, dei Benetton).
L’unica possibilità per evitare lo spauracchio tanto temuto dagli automobilisti è dato da un eventuale intervento da parte del governo. Se questo non dovesse accadere l’incremento sarebbe tutt’altro che irrilevante (+19%) sulle autostrade A24 – A25.
Un piccolo spiraglio, almeno in linea teorica, sembra essere comunque ancora possibile. “Il canale di dialogo è sempre aperto come avvenuto peraltro in modo fruttuoso nelle ultime settimane sul dossier Gran Sasso – si legge in una nota emessa dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti -. Lo scopo è evitare nuove stangate dal primo luglio e trovare una intesa che sia effettivamente sostenibile per la gestione della A24-A25”.
Strada dei Parchi (gruppo Toto) gestisce le due autostrade tra Roma e Abruzzo e coinvolgerà quindi in modo particolare chi arriva nella capitale da est.
Piccolo sollievo per le Tangenziali milanesi
Una seppur parziale buona notizia per chi viaggia spesso in auto può arrivare per chi è abituato a percorrere le Tangenziali di Milano, al momento gratuite solo per chi entra ed esce prima delle barriere di pedaggio presenti in alcuni punti del percorso.
La tregua per i possibili aumenti è ora conclusa: il primo congelamento a terminare era stato quello della Milano-Serravalle. In entrambi i casi l’aumento è del 2,64%.