Il Gran Premio del Belgio si è concluso con un colpo di scena drammatico: arriva la squalifica per Russell, che aveva tagliato il traguardo per primo, a causa del sottopeso della sua Mercedes.
La vittoria è così andata al suo compagno di squadra Lewis Hamilton, che ha ottenuto la sua 105esima vittoria in carriera. Sul podio sono saliti anche Oscar Piastri e Charles Leclerc, mentre Max Verstappen ha chiuso in quarta posizione.
I fatti del GP del Belgio
La gara ha visto Charles Leclerc partire dalla pole position, seguito da Hamilton e da Sergio Perez. Verstappen, partito undicesimo a causa di una penalità, ha recuperato rapidamente tre posizioni nelle prime curve. Dopo solo tre giri, Leclerc ha perso la leadership.
Le prime soste sono iniziate al dodicesimo giro, con Sainz che ha temporaneamente preso il comando. A metà gara, Hamilton è tornato in testa, mantenendo un distacco di quasi due secondi da Leclerc. La Ferrari ha tentato un undercut con Leclerc al giro 26, ma la mossa si è rivelata inefficace, permettendo a Hamilton di rientrare in pista ancora davanti al monegasco.
Russell ha adottato una strategia ad una sola sosta, riuscendo a mantenere il vantaggio su Hamilton fino alla fine. Tuttavia, un sottopeso di 1,5kg sulla sua Mercedes ha compromesso il risultato finale facendo riscrivere la storia della gara.
Le cause della squalifica di Russell
La Mercedes di George Russell è risultata sottopeso di un chilo e mezzo rispetto al minimo consentito di 798,0 kg (senza benzina) durante i controlli di fine gara. Questo ha portato alla squalifica del pilota inglese, annullando la sua seconda vittoria stagionale.
La squadra potrà ora usufruire di tutta la pausa estiva per analizzare l’errore e comprendere le cause di questa infrazione tecnica, in un’analisi fondamentale per evitare che episodi di questa gravità si ripetano.
Come cambiano le classifiche dopo la squalifica di Russell
La squalifica di George Russell al GP del Belgio ha comportato una completa riscrittura delle classifiche piloti e costruttori. Russell, penalizzato con 0 punti, non ha subito un danno significativo a livello individuale: avrebbe potuto salire a quota 141 punti, superando Sergio Perez e avvicinandosi a soli 2 punti dal compagno di squadra Lewis Hamilton. Tuttavia, la perdita di 18 punti per la Mercedes è un duro colpo per il team.
Impatto sulla classifica piloti
Russell, senza i punti della vittoria, rimane fermo nella classifica piloti. Questo consente a Perez di mantenere la sua posizione sopra Russell e a Hamilton di rimanere davanti con un margine di sicurezza. La penalizzazione ha dunque impedito a Russell di avvicinarsi pericolosamente ai vertici della classifica piloti, mantenendo invariate le distanze tra i principali contendenti.
Impatto sulla classifica costruttori
L’impatto più significativo della squalifica di Russell è stato sulla classifica costruttori. I 18 punti persi dalla Mercedes, combinati con i punti guadagnati da Ferrari grazie alle migliori posizioni di Leclerc e Sainz, hanno provocato un cambiamento drastico. In assenza di squalifica ai danni di Russell, Mercedes sarebbe rimasta a soli 56 punti di distanza da Ferrari, ma ora si trova con un ritardo di 79 punti. Questo margine aumenta la serenità della scuderia di Maranello, che può affrontare le prossime gare con maggiore tranquillità.
Hamilton, vincitore del GP, ha contribuito a mitigare il danno, ma la perdita complessiva di punti resta significativa. Mercedes dovrà sfruttare la pausa estiva per riorganizzarsi e capire dove ha sbagliato, cercando di recuperare terreno nei confronti di Ferrari nella seconda metà della stagione.
La squalifica di Russell ha modificato radicalmente il podio del GP del Belgio, consegnando la vittoria a Lewis Hamilton. Oscar Piastri e Charles Leclerc hanno beneficiato della situazione, salendo rispettivamente al secondo e terzo posto. La gara, ricca di colpi di scena e strategie complesse, ha dimostrato ancora una volta quanto sia imprevedibile e avvincente il mondo della Formula 1. La Mercedes, nonostante l’amarezza della squalifica, può consolarsi con una nuova vittoria di Hamilton, mentre Ferrari e McLaren guardano al futuro con rinnovate speranze.