L’allerta per il Coronavirus non accenna ancora a esaurirsi in Italia, in modo particolare nelle zone in cui si sono registrati contagi. Questo, inevitabilmente, ha spinto molti a modificare i propri programmi e a limitare, se non strettamente necessari, gli spostamenti. Non è mancato chi ha deciso di annullare viaggi, anche se programmati ormai da qualche tempo. È il caso degli appassionati di Formula Uno, che avevano deciso di seguire in prima persona i test previsti a Barcellona, l’ultima sessione prima del via ufficiale della stagione, quindi particolarmente importante per mettere a punto alcune modifiche in vista delle gare. I gestori del circuito hanno però deciso di venire incontro ai nostri connazionali in questo momento di difficoltà: il rimborso per la spesa sostenuta è infatti puntualmente arrivato, come racconta Motorsport.com che ha anche intervistato uno dei cittadini italiani rimborsati.
Un momento cruciale per i team
Si sta svolgendo in questi giorni la seconda sessione dei test di Formula Uno, l’ultima prima del via ufficiale della stagione 2020, prevista dal 15 marzo nella tradizionale tappa inaugurale in Australia, a Melbourne. Il momento è davvero cruciale per tutte le scuderie, che hanno la possibilità di verificare alla prova della pista gli assetti delle monoposto e capire se ci siano degli elementi da modificare. Non mancano gli appassionati che hanno deciso di vivere in prima persona questa fase così cruciale, anche provenienti da altri Paesi. Una scelta importante, soprattutto in un periodo come quello attuale in cui tanti sono in allerta per lo sviluppo del contagio da Coronavirus.
Alcuni italiani hanno però deciso di compiere una mossa che potrebbe sembrare controcorrente per chi non vede l’ora di vivere le emozioni che il Circus può regalare: hanno rinunciato al viaggio, pur avendo da tempo programmato di essere presenti a Barcellona.
Il gesto dei gestori del circuito
Essere presenti ai test che precedono la partenza della stagione di Formula Uno per qualcuno è un momento imperdibile. E si organizza così con largo anticipo per poter seguire quello che accadrà in pista. L’emergenza generata dalla diffusione del Coronavirus ha però spinto un gruppo di tifosi italiani a fare dietrofront, nonostante il grande dispiacere. Rinunciare avrebbe significato non solo non poter seguire la sessione dalla tribune, ma anche accedere al paddock.
Il rischio concreto era però quello di perdere i soldi. “C’era l’opzione per procedere all’acquisto con un’assicurazione che ci avrebbe tutelati in caso di cancellazione – sono le parole riportate da Motorsport.com di uno dei nostri connazionali, Claudio Ronchi, che ha ricevuto il rimborso– ma non abbiamo ipotizzato motivi che ci avrebbero potuto impedire di essere presenti in pista, quindi non abbiamo ritenuto necessario attivare anche questa opzione”.
I responsabili del circuito hanno però dimostrato grande sensibilità non appena hanno compreso la motivazione che li aveva spinti a desistere. E hanno così rimborsato nell’arco di soli due giorni tutta la spesa sostenuta. Un comportamento che non ha potuto che essere apprezzato da parte di questi connazionali. “Un gesto che ci ha molto colpiti (…) saremo puntualmente presenti tra dodici mesi!”.
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