Michael Schumacher ha scritto pagine indelebili nella storia della Ferrari e ancora oggi, a distanza di ormai qualche anno dal suo addio alle corse continua a essere amatissimo. Chi ha avuto la possibilità di lavorare fianco a fianco con lui ha certamente apprezzato non solo la sua determinazione e la voglia di migliorare costantemente i propri risultati, ma anche la lealtà mostrata sempre nei confronti degli avversari. A sottolineare le doti del tedesco ora è Stefano Domenicali, a lungo team principal del Cavallino: il dirigente, ora a capo di Lamborghini, sottolinea come Schumi non abbia mai criticato apertamente la monoposto, nemmeno nei momenti più difficili.
Un campione in pista e fuori
Riuscire a ottenere risultati a lungo, soprattutto in un ambiente competitivo come quello della Formula Uno, non è mai semplice. Per riuscirci è però innanzitutto necessario non accontentarsi mai e puntare a migliorarsi in modo costante. Queste caratteristiche non sono certamente mancate a Michael Schumacher, uno che in carriera è stato in grado di conquistare ben sette titoli mondiali.
A sottolinearlo è uno che lo conosce bene, ovvero Stefano Domenicali, che ha rivestito a lungo il ruolo di team principal a Maranello: “Michael voleva sempre vincere – ha sottolineato Domenicali in un intervento nell’ultimo podcast di Nico Rosberg -. Provava sempre a migliore la situazione, chiedendo agli ingegneri di effettuare diverse modifiche. Non ha mai accusato la squadra di alcun problema anche se ha avuto l’opportunità di farlo a Silverstone nel 1999, quando ha avuto quell’incidente in cui si è rotto la gamba”.
Mai accontentarsi
Il mondo della Formula Uno porta sempre a mettersi alla conquista di nuovi obiettivi e, inevitabilmente, a mettersi alle spalle quelli conquistati da poco. Allo stesso tempo, però, le critiche possono diventare feroci e diventa fondamentale riuscire a sopportarle e a reagire con grinta. Ingredienti di questo tipo sono stati emblematici nella Ferrari vincente dell’epoca: “Non puoi essere felice quando ottieni il tuo risultato, perché sai che il giorno dopo sarà solo un ricordo – ha detto ancora Domenicali -. Quando guardi indietro, devi avere un momento per rilassarti e dire: ‘Abbiamo fatto qualcosa di unico’. Il problema è che in Formula 1 non c’è tempo per quello, la pressione è molto alta”.
Porsi sempre nuovi obiettivi da raggiungere è stato probabilmente uno dei segreti della scuderia, anche se ora che le cose non vanno per il verso giusto non si può non guardare con rimpianto a quel periodo: “Quando sei fortunato devi cercare di approfittare e vivere quei momenti. In Italia quando vinci sei un eroe. Quando vinci pensi che sia normale, ma non è così. Questa è la bellezza di quel business, ogni giorno hai una nuova sfida. Non puoi essere felice per quello che hai fatto perché puoi fare un ulteriore passo in avanti” – ha concluso.