F1 Academy: un progetto ambizioso per le pilotesse di domani

F1 Academy: un progetto ambizioso per le pilotesse di domani

L’F1 Academy è un’iniziativa rivoluzionaria lanciata nel 2023, con il chiaro obiettivo di promuovere la partecipazione femminile nel settore della Formula 1. Questo progetto ambizioso, in sintesi, è stato concepito per fornire alle pilotesse gli strumenti e le opportunità necessarie per competere ai livelli più alti.

Lo scopo dell’iniziativa è arricchire il comparto delle “quote rosa” nella Formula 1, tradizionalmente povero, così da rincorrere quell’uguaglianza di genere che abbiamo già visto in altri sport come il calcio.

Cos’è la F1 Academy e cosa offre?

Come spiega il suo stesso nome, questa iniziativa rappresenta una vera e propria accademia formativa pensata solo ed esclusivamente per le giovani che desiderano diventare piloti di F1. In quanto accademia, la F1 Academy prevede una serie di attività il cui scopo è fornire una formazione completa alle pilotesse di domani. In questo modo, si potranno preparare le giovani ad uno sport che richiede un elevato grado di atletismo e di competenza tecnica al volante.

Grazie alla F1 Academy potranno dunque nascere le nuove campionesse del futuro, nella speranza di scovare e coltivare quanti più talenti possibili.

Il portale di scommesse per la F1 di Betway ha pubblicato un approfondimento sul loro blog dedicato alle pilote famose nella F1, come Giovanna Amati o Divina Galica. Grazie a F1 Academy, fra qualche anno potremmo trovare nuovi nomi in questo elenco, nell’ottica di un ricambio generazionale che si rende indispensabile in ogni sport.

La struttura organizzativa della Academy femminile prevede la partecipazione di cinque squadre a stagione, con 15 piloti selezionati con cura, scelti per mettersi alla prova in un ambiente molto competitivo.

Un approfondimento sulla F1 Academy

Per garantire un’esperienza formativa di assoluto livello, l’Academy ha organizzato 21 gare divise in sette round, che si svolgono su circuiti di fama internazionale, tra cui Barcellona e Monza. Si tratta quindi di un’opportunità preziosa anche per quel che riguarda il fattore dell’esposizione mediatica, necessaria per far conoscere al grande pubblico il progetto e le sue protagoniste. Ovviamente, i circuiti sopracitati richiedono un impegno massimo da parte di chi gareggia, essendo fra i più complessi della Formula 1.

L’organizzazione delle gare durante il weekend è stata programmata per ottimizzare i tempi trascorsi in pista, con due qualifiche e tre gare. Il tutto, come sempre, con l’obiettivo di permettere alle giovani pilotesse di accumulare esperienza rapidamente, affinando le proprie capacità in condizioni di gara differenti. Va inoltre specificato che, al pari delle accademie maschili, anche la F1 Academy si basa su una selezione assolutamente meritocratica, premiando le migliori promesse future, per prepararle ad un primo accesso alle categorie Junior.

Per molti esperti questa iniziativa segue la strada tracciata da Susie Wolff, la cui figura è stata fondamentale per ottenere una maggiore inclusione femminile nel motorsport. Il tutto senza alcuna discriminazione, agendo nel nome della competizione e dei sani valori che la rappresentano. Poi è chiaro che servirà del tempo per valutare nel concreto l’efficacia di tale iniziativa, ma è indubbio il fatto che la F1 Academy può davvero cambiare le cose in meglio.

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