A causa della pandemia, il campionato di Formula 1 non ha potuto avere inizio come di consueto. Nei mesi scorsi sembravano poche le speranze riguardo il suo effettivo svolgimento. Grazie agli sforzi della Formula 1 e degli organizzatori dei Gp, ad oggi si può essere più ottimisti. Otto gare sono infatti in calendario e la prima data è il 5 luglio in Austria. Inoltre qualche giorno fa è stata confermata la gara del 6 settembre a Monza. Ross Brawn ha confermato la validità del campionato in un’intervista per Autosport.
Dubbi a causa del Coronavirus
Secondo il regolamento della FIA, perché il campionato sia valido, è necessario che le gare vengano disputate in almeno tre continenti differenti. Secondo Ross Brawn, amministratore delegato della Formula 1, a causa della pandemia di COVID-19 questa regola potrà non essere osservata. Ha infatti dichiarato: “In teoria le otto gare europee costituiranno un campionato mondiale. È una sfida, ma penso che sia stata già una sfida mettere insieme la stagione europea”.
Brawn si mostra comunque realista riguardo le gare da svolgere fuori dall’Europa a causa dell’imprevedibile evoluzione della pandemia nei vari stati del mondo e afferma: “Penso che questa situazione cambi quasi quotidianamente. In generale sta migliorando, ma ci sono ancora alcuni paesi che stanno attraversando il peggio. Quindi dobbiamo dare loro il tempo di vedere quanto velocemente sono in grado di recuperare. Se sono onesto quelli di cui sei fiducioso un giorno, cambiano il giorno dopo. Stanno accadendo così tante cose, che non voglio speculare su questo“.
Le opzioni disponibili
Brawn ha aggiunto che si sta valutando la possibilità di inserire gare in più rispetto alle 8 già in programma. Oltre ad aggiungere un secondo evento in circuiti già visitati, sono state prese in considerazione le piste di Imola e dell’Hockenheim.
Pur rimanendo prioritario cercare di includere nel campionato gare fuori Europa, Brawn ha dichiarato: “Stiamo solo verificando cosa si può fare. Come farebbe qualsiasi parte in causa, stiamo guardando a cosa si può fare oltre oceano e cosa si può fare in Europa. Quindi ci sono opzioni, e siamo fortunati ad avere queste alternative. Al momento stiamo cercando di perseguire il piano A”.
Foto in alto: Wikimedia Commons; autore: Kaiketsu; immagine modificata; licenza Creative Commons