La stagione di Formula Uno che inizierà tra qualche settimana (l’appuntamento è il 5 luglio in Austria) sarà certamente inedita. Non solo per il ritardo nell’avvio ma anche perché mancheranno alcune location storiche che sono sempre state presenti nel calendario. I piloti scenderanno in pista in una circostanza particolare: l‘assenza del pubblico. Non poter contare sul sostegno dei propri tifosi, come accade solitamente per la Ferrari a Monza, potrebbe essere uno svantaggio, ma c’è chi su questo aspetto ha un’opinione differente. È il caso di Giancarlo Fisichella, convinto che la presenza del pubblico non sia poi così determinante per i piloti.
Gare a porte chiuse: l’opinione di Fisichella
Nel corso degli anni trascorsi in Formula Uno, Giancarlo Fisichella sa bene quanto sia importante poter contare non solo su una macchina competitiva, ma anche sapere resistere alle pressioni che si respirano dentro e fuori dal circuito. Proprio per questo è consapevole della particolarità che caratterizzerà la nuova stagione, a partire dall’assenza del pubblico.
Chi pensa che dover disputare una gara a porte chiuse possa influire sulle prestazioni però si sbaglia. Su questo aspetto il pilota non sembra avere dubbi. “Gare a porte chiuse? Per un pilota non cambia tanto perché durante la guida è molto concentrato a guidare, a parlare con il suo ingegnere e via dicendo, ma fuori dall’abitacolo mancherà sicuramente qualcosa” – ha detto ai microfoni di Radio1.
“Non è detto che debba vincere lo stesso pilota“
Alcuni circuiti, come quello dell’Austria che ospiterà la gara di esordio, potrebbero essere teatro di due gare. Il rischio secondo molti è che questo possa creare due “eventi fotocopia” nel caso in cui ci dovessero essere le stesse condizioni meteo. Ma Fisichella sembra smentire anche questa possibilità.
L’ex pilota non vede infatti l’ora di tornare a emozionarsi con le emozioni che la Formula uno ci regala di anno in anno: “L’importante è ricominciare e vedere come si evolve il resto del calendario – ha affermato Fisichella – se ci sono squadre come Ferrari e Mercedes che hanno una macchina migliore possono sicuramente vincere due gare consecutive, ma non è detto che debba vincere lo stesso pilota. Si possono dividere le vittorie con il compagno di squadra, ma tutto dipende da quanta differenza c’è fra i migliori team e fra i piloti”.
Foto: Instagram Giancarlo Fisichella