In un’intervista rilasciata al giornale francese L’Equipe, il professor Gerard Saillant ha fatto intendere che il mondiale di Formula Uno può ripartire, anche se dovesse accadere – similmente a quanto successo in Australia alla vigilia del primo Gp stagionale – che qualcuno dovesse risultare positivo al Covid-19. Secondo il dottore, la situazione adesso è notevolmente cambiata, si hanno a disposizione strumenti efficaci per il contrasto al virus. Intanto, Ross Brawn ha chiarito in quali condizioni di sicurezza ha intenzione di far tornare in pista la F1.
“Se ci sarà un nuovo contagio, il Mondiale non deve fermarsi“
Durante una recente intervista, l’ortopedico che è a capo della commissione medica della FIA e che avrebbe avuto in cura anche Michael Schumacher, ha dichiarato: “La situazione è cambiata rispetto a marzo in Australia. Abbiamo un dispositivo di test rapido per la conferma della diagnosi, siamo capaci di isolare e testare le persone che sono state a contatto con un caso positivo“.
Nessun Gran Premio dovrebbe quindi saltare nel caso in cui dovesse accadere un fatto simile a quanto avvenuto prima del Gp in Australia, quando un membro della McLaren è stato trovato positivo al Coronavirus. Il professor Gerard Saillant non ha esitato ad affermare: “Se ci sarà un nuovo contagio, il Mondiale non deve fermarsi: sarebbe come decidere di chiudere la metropolitana perché è stato trovato un passeggero positivo“.
Le idee di Brawn per la ripartenza
Oltre alle dichiarazioni confortanti del professor Saillant, ci sono anche quelle di Ross Brawn che sembra avere le idee chiare su come tutelare la salute e la sicurezza di tutti i protagonisti della Formula Uno. Come si legge su Motorsport.com, durante un’intervista di Sky Sport Uk, Brawn ha spiegato che è impossibile che i membri dei team non abbiano contatti tra loro, ma questo non significa che FIA e F1 non riusciranno a mantenere al sicuro piloti, meccanici e tecnici: “I team resteranno nel loro gruppo e non potranno mischiarsi con altre squadre. Resteranno nei propri hotel, non ci saranno motorhome“.
Il responsabile sportivo della F1 ha poi affermato: “Tutti saranno testati e riceveranno l’autorizzazione prima di poter entrare nel paddock“. Poi, ancora: “Ogni due giorni, verranno di nuovo sottoposti ai test nel paddock. Questi verranno svolti con una figura autorizzata e manterremo questo sistema sicuramente per le gare europee, usando le stesse strutture per svolgere i test. Possiamo assicurare che i test verranno fatti regolarmente a tutti all’interno del paddock“.
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