L’inizio della stagione 2020 di Formula 1 è ormai alle porte. Il 5 luglio sarà il Gp d’Austria a dare l’inizio a questo atipico campionato che prevede ad oggi 8 gare tutte in Europa. Tra queste è stato confermato il Gp d’Italia il 6 settembre. È viva anche la possibilità di una tappa al circuito del Mugello e alcuni piloti si sono espressi favorevoli rispetto alla possibilità di gareggiare in questa famosa pista.
Lo stesso è accaduto per lo storico circuito di Imola, dove i piloti Daniil Kvyat e Pierre Gasly hanno corso in questi giorni. L’entusiasmo dei due piloti è stato ben accolto dal Presidente di Formula Imola Uberto Selvatico Estense che ha dichiarato di essere pronto ad ospitare un evento per il campionato.
“Imola è una pista speciale”
Da poco i due piloti, Daniil Kvyat e Pierre Gasly, hanno concluso il filming day dell’AlphaTauri sul tracciato di Imola in vista della riapertura del Mondiale di F1. In questa occasione hanno espresso il loro apprezzamento per questa storica pista.
Kvyat, in un’intervista per Autosport, ha dichiarato: “Imola è una pista speciale e sono molto felice di tornare su un’auto da F1, dopo questa lunga pausa, su questo circuito. La conosco da un po’ di tempo perché ho fatto uno dei miei primi test qui con una monoposto nel 2010. La pista è davvero fantastica da guidare, con alcune belle curve veloci. Sono dell’opinione che dovrebbe assolutamente essere sul calendario della F1″.
La pista nata per la F1
Il Presidente di Formula Imola, Uberto Selvatico Estense, non vuole che la pista di San Marino venga dimenticata e ipotizza una triplete italiana: “Imola ha la F1 nel suo DNA e su questa pista ha avuto luogo la storia della F1, non deve essere dimenticata e dobbiamo esserne giustamente orgogliosi. La soluzione più logica e più adatta per i fan della F1 di tutto il mondo sarebbe quella di utilizzare circuiti di grande impatto mediatico, come certamente Imola forse insieme a Monza e Mugello, per una leggendaria triplete nazionale”.
Foto in alto: Wikipedia; autore: AlexJ; immagine modificata; licenza Creative Commons