Il weekend di F1 in Brasile ha lasciato il segno, regalando momenti spettacolari, incidenti e ribaltamenti di fronte degni dei migliori film.
La Gara di Interlagos, ma anche le Qualifiche, la Sprint Race e le Qualifiche Sprint, sono state estremamente spettacolari ma complesse per team e piloti che hanno dovuto ricorrere al loro meglio per tenere in gara i piloti facendo anche i conti con una condizione meteo con pochi precedenti, che ha costretto anche a rischedulare alcune fasi del weekend.
Vediamo insieme quali team e piloti sono riusciti a fare un lavoro migliore e trarre vantaggio da queste condizioni eccezionali, e quali meno.
I top team di questo weekend di F1 in Brasile
Iniziamo ad analizzare l’andamento dei team dando spazio innanzitutto a quei team che nonostante il mal tempo al limite dell’agibilità, hanno saputo trarre il meglio a Interlagos.
RedBull torna a far paura
Nonostante una griglia di partenza complicata, RedBull è riuscita a brillare grazie a Max Verstappen.
Partendo dalla diciassettesima posizione, l’olandese ha sfoggiato una performance straordinaria, risalendo rapidamente e conquistando la vittoria. Grazie a una strategia impeccabile e una gestione ottimale della Safety Car, Verstappen ha preso il comando della gara dopo un sorpasso decisivo su Esteban Ocon, dimostrando ancora una volta la potenza della RedBull nelle situazioni più sfidanti.
Con questa vittoria, Verstappen ha consolidato ulteriormente la sua leadership nel campionato piloti.
Alpine, una doppietta inaspettata e storica
Se RedBull ha confermato la sua supremazia, Alpine è stata la vera sorpresa di Interlagos.
Il team francese ha approfittato della caotica partenza e delle numerose Safety Car per piazzare entrambe le vetture sul podio. Esteban Ocon e Pierre Gasly hanno mantenuto un ritmo costante, resistendo agli attacchi dei rivali e conquistando il secondo e terzo posto.
Questo risultato segna la migliore prestazione stagionale di Alpine, mostrando che il team può essere competitivo anche in circostanze inaspettate.
I flop team del weekend di F1 in Brasile
Ora parliamo dei team che invece avrebbero potuto e dovuto fare di più per risolvere la stagione, o quantomeno per distinguersi dagli altri team anche se il Mondiale può dirsi chiuso per loro.
Ferrari, la temperatura delle gomme rende tutto più difficile
Per Ferrari, il weekend in Brasile è stato segnato da difficoltà legate alla gestione delle gomme.
Con temperature variabili e una strategia di setup non ottimale, il team di Maranello ha faticato a trovare il ritmo ideale. Carlos Sainz è stato costretto al ritiro dopo un incidente al trentanovesimo giro, mentre Charles Leclerc, pur riuscendo a concludere la gara, non ha mai davvero minacciato le posizioni di vertice.
Questo weekend lascia Ferrari con il bisogno di rivedere le proprie strategie per recuperare punti importanti. Al momento il Mondiale costruttori è possibile, ma un passo più lontano rispetto al GP del Messico.
Mercedes parte bene ma si perde
La Mercedes ha iniziato il weekend con grandi aspettative, soprattutto dopo le qualifiche, che avevano visto George Russell scattare dalle prime posizioni.
Tuttavia, il team ha perso terreno nel corso della gara, con Russell incapace di mantenere il vantaggio iniziale e Lewis Hamilton mai veramente competitivo nelle retrovie. Nonostante una partenza promettente, il ritmo della Mercedes si è rivelato insufficiente per competere con RedBull e Alpine, lasciando il team in difficoltà anche quando la situazione poteva dare un vantaggio importante per rilanciarsi almeno nel morale, visto che il Mondiale della Mercedes può considerarsi concluso.
I team che hanno avuto un weekend di F1 in Brasile altalenante
Non dimentichiamo inoltre chi è partito bene e ha concluso leggermente in calo questo weekend pazzesco di F1 in Brasile. Come detto la gara della domenica è stata fortemente segnata dal maltempo e questo ha sicuramente influito moltissimo per tutti.
McLaren, il mondiale piloti sta sfumando
McLaren si trova in una posizione delicata, con Lando Norris in lotta per il titolo piloti contro un Max Verstappen in grande forma. Durante il weekend brasiliano, Norris ha commesso alcuni errori decisivi, che gli sono costati posizioni importanti e punti preziosi.
Il pilota britannico ha chiuso in sesta posizione, mettendo in pericolo le sue speranze per il titolo. McLaren dovrà rivedere la sua strategia per le prossime gare se vuole mantenere viva la corsa al Mondiale Piloti, che è comunque molto lontano, e dovrà impostare impostare i prossimi Gran Premi meglio della Ferrari.
A posteriori forse è facile dire, ma pur sempre vero, che se Norris e McLaren avessero giocato meglio le carte a disposizione trovando il podio, avrebbero avuto un vantaggio importante, sia mentale che sul piano dei punti.
Racing Bulls fa un bel weekend ma viene surclassata da Alpine
Racing Bulls, con Yuki Tsunoda nelle prime posizioni della griglia, aveva tutte le carte in regola per puntare a un risultato importante. Tuttavia, nonostante un buon ritmo, il team è stato surclassato da Alpine, che ha sfruttato al meglio le condizioni della gara per piazzare entrambi i piloti sul podio.
Racing Bulls ha comunque mostrato progressi rispetto alle gare precedenti, ma resta la sensazione che avrebbero potuto ottenere di più in un weekend così favorevole per le scuderie che finora erano rimaste nelle retrovie.
Il GP di F1 in Brasile resterà nella memoria degli appassionati per la sua intensità e i colpi di scena. Verstappen ha dimostrato ancora una volta la sua abilità e la forza della RedBull, mentre Alpine ha sorpreso con una doppietta storica. Dall’altra parte, Ferrari e Mercedes escono deluse, incapaci di sfruttare al meglio le condizioni del tracciato. McLaren e Racing Bulls, pur mostrando progressi, non sono riuscite a raggiungere l’obiettivo sperato.
Con poche gare al termine, ogni punto conta e i team dovranno affrontare i prossimi appuntamenti con determinazione per chiudere la stagione nel miglior modo possibile.