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F1: Top e Flop del GP di Monaco

La vittoria di Leclerc riscrive top e flop del GP di Monaco - AI Generated

È arrivato il momento di stilare la lista di top e flop del gp di Monaco. Si è appena concluso per la Ferrari uno dei migliori weekend degli ultimi due anni, con la vittoria strameritata di Charles Leclerc, che nel GP di Monaco, suo luogo di nascita, ha fatto sognare i tifosi fin dalle prove libere del venerdì, centrando poi anche la pole position nelle qualifiche del sabato e vincendo una gara molto delicata la domenica. Vediamo gli altri piloti che hanno fatto molto bene e molto male.

Scuderie e piloti top a Monaco

Come spesso accade in questa stagione di Formula 1, la prestazione dei piloti va quasi sempre in coppia con quella del compagno di scuderia, e il GP di Monaco non ha fatto grandi eccezioni.

Lecler e Sainz nei Top con la Ferrari

Finalmente possiamo mettere la Ferrari e tutti e due i suoi piloti nei top!

Leclerc in particolare ha brillato fin dal venerdì quando ha iniziato dominando le sessioni di prove libere e lasciando intuire che l’aria di Monaco avrebbe potuto riportare una vittoria in casa Ferrari da parte del pilota monegasco, che mancava da quasi due anni. Leclerc è sembrato pienamente in controllo della nuova Ferrari SF-24 Evo e nonostante la doppia partenza a causa della bandiera rossa, ha saputo imporsi e gestire alla grande il proprio vantaggio.

Sainz non ha sfigurato e questa volta per lo spagnolo ha giocato le proprie carte anche la buona sorte, che, nonostante la foratura della gomma, ha permesso a Carlos di affrontare la seconda partenza senza abbandonare il compagno di squadra all’assalto delle due McLaren di Piastri e Norris.

Le McLaren confermano a Monaco il rendimento top

Non può essere certo una sorpresa trovare tra i top di Monaco anche le due McLaren di Piastri e Norris, secondo e quarto dietro un imprendibile Leclerc.

I due piloti con una delle monoposto più vistose e competitive di questa stagione, la cui livrea è stata modificata in memoria di Ayrton Senna, proseguono nel loro andamento largamente positivo e che a inizio stagione non ci saremmo neppure sognati stabilizzandosi definitivamente come terza forza del mondiale e chiudendo davanti a Max Verstappen per ben due volte a distanza di poche settimane (l’ultima volta nel GP di Miami).

Cosa ci fa Alpine tra le top?

No, non siamo impazziti, ma è giusto premiare lo sforzo compiuto da Alpine negli ultimi Gran Premi a partire da Miami. A Monaco la scuderia francese riporta un pilota tra i primi dieci, mostrando un miglioramento che, seppur lieve, apre almeno alla speranza di togliersi qualche soddisfazione e portare qualche punto a casa prima della fine della stagione.

Sul decimo posto di Pierre Gasly c’è anche il segno della sfortunato weekend delle due Haas, ma non è da escludere che tra le piccole la Alpine possa dare battaglia per le ultime posizioni a punti.

Flop del GP di Monaco

E arriviamo al momento in cui dobbiamo necessariamente parlar male di qualcuno. Anche in questo caso il Flop più clamoroso del GP di Monaco è abbastanza prevedibile.

Per Red Bull un weekend da dimenticare

Perez costretto al ritiro a causa dell’incidente che ha provocato la bandiera rossa subito dopo la partenza, Verstappen che non riesce ad andare oltre il sesto piazzamento per la prima volta di questa stagione (peggio soltanto in Australia). Se non bastasse questo a descrivere il weekend nero della Red Bull, possiamo aggiungere che ora la Ferrari e i suoi piloti sono lì con il fiato sul collo di Max Verstappen e della Red Bull in classifica piloti e costruttori con Leclerc a -31 punti da Verstappen e la scuderia di Maranello in ritardo di soli 24 punti rispetto a quella di Milton Keynes.

Mercedes, si salva solo il motore

Quest’anno la Mercedes si è stabilizzata in una condizione decisamente non invidiabile. Russell e Hamilton non sono mai riusciti a imporsi e nonostante qualche sprazzo occasionale durante le prove libere o le qualifiche la Mercedes non ha mai dato l’impressione di poter competere, neppure nel singolo circuito, con le dirette concorrenti. Non ha fatto eccezione Monaco, e anche se le prestazioni non sono così pessime, vedere i piloti Mercedes sempre dietro agli altri fa capire che qualcosa è andato molto storto, motore a parte, viste le prestazioni della McLaren.

Doppio ritiro e gara rovinata anche a Perez

Fino a Monaco la Haas non aveva brillato in senso assoluto, ma aveva saputo ritagliarsi il suo spazio tra le piccole del circus, andando a conquistare qualche posizionamento interessante soprattutto con Nico Hulkenberg. Lo stesso non possiamo però dire per il GP di Monaco in cui Kevin Magnussen, nella delicatissima fase della partenza, in cui le monoposto sfrecciano a pochissimi centimetri di distanza, provoca un incidente, a cui seguirà la bandiera rossa, che oltre a distruggere completamente la monoposto di Perez, compromette anche la gara del compagno di squadra.

Il GP di Monaco è stato fino a questo momento il punto più alto della stagione per la Ferrari e contemporaneamente quello più basso per la Red Bull. A questo punto con le distanze ridotte e la pressione delle rosse che inizia a farsi sentire, non rimane che attendere il GP del Canada, nel weekend dal 7 al 9 giugno per scoprire se la Red Bull saprà riprendersi da un momento non particolarmente positivo e fortunato.