Il weekend del Messico, prima con le qualifiche e poi con la gara, ha portato grande spettacolo e sorprese nel campionato di F1, dando ai tifosi della Ferrari moltissima gioia.
Su un tracciato complesso e ad alta quota come quello di Città del Messico, alcuni team hanno ottenuto performance eccezionali, mentre altri hanno incontrato difficoltà significative. Vediamo insieme i top e i flop del weekend del Messico.
I top team del weekend del Messico
Alcuni team si sono distinti in positivo, riuscendo a ottenere punti fondamentali per la stagione e avvicinandosi agli obiettivi prefissati, mettendo di molto in discussione le gerarchie viste fino a questo momento.
Ferrari: il mondiale costruttori è lì!
La Ferrari ha vissuto il weekend del Messico in modo memorabile, riportandosi in corsa per il titolo costruttori grazie a una prestazione straordinaria in Messico. Il team di Maranello ha conquistato il doppio podio, con Carlos Sainz al primo posto e Charles Leclerc al terzo, dimostrando un ritmo impressionante. Sainz ha dominato fin dalle qualifiche, ottenendo la pole position, e ha poi mantenuto il controllo della gara nonostante la pressione degli avversari. Leclerc, pur con qualche difficoltà, è riuscito a portare a casa un terzo posto prezioso che, insieme al giro più veloce della gara, ha aggiunto un punto cruciale per la Ferrari.
Grazie a questo doppio podio, il Cavallino si è avvicinato alla vetta della classifica costruttori, riducendo il distacco dalla McLaren a soli 29 punti. Con ancora 4 weekend, 2 Sprint Race e 4 Gare da disputare, la Ferrari ha ora concrete possibilità di lottare per il titolo, alimentando la speranza di chiudere la stagione con un trionfo che manca dal 2008.
Haas: un finale di stagione insperato
Anche la Haas ha avuto un weekend molto positivo in Messico, portando entrambe le vetture in zona punti. Kevin Magnussen ha concluso la gara in settima posizione, seguito da Nico Hulkenberg in nona. Questo risultato rappresenta una grande soddisfazione per il team americano, che ha faticato nel corso della stagione a mantenere un ritmo competitivo. La performance di Magnussen e Hulkenberg è un segnale di speranza per la Haas, che ora guarda con ottimismo alle ultime gare del campionato, puntando a consolidare le proprie prestazioni anche in vista del prossimo mondiale.
I flop team del weekend del Messico
Non tutti i team sono riusciti a brillare in Messico: alcuni dei principali contendenti hanno vissuto un weekend difficile, segnato da errori strategici e problemi tecnici.
Red Bull completamente assente
Il weekend del Messico è stato decisamente sotto le aspettative per la Red Bull. Max Verstappen, pur iniziando bene la gara, ha presto perso terreno a causa di alcune penalità e di una strategia poco efficace, concludendo solo in sesta posizione.
La delusione più grande è arrivata però da Sergio Perez, che ha corso davanti al pubblico di casa ma ha dovuto abbandonare le speranze di punti a causa di un contatto con Lawson, terminando in diciassettesima posizione. Per la Red Bull, che ha dominato gran parte della stagione, questo weekend rappresenta per il momento il punto più basso della stagione, specialmente con il sorpasso della Ferrari in classifica costruttori.
Aston Martin scomparsa dalla zona punti
L’Aston Martin ha mostrato difficoltà fin dalle qualifiche, con Fernando Alonso (che ha raggiunto la sua gara numero 400) e Lance Stroll che non sono riusciti a trovare il ritmo per competere con i team di testa. In gara, la situazione non è migliorata: Alonso e Stroll hanno lottato nelle retrovie senza mai avvicinarsi alla zona punti.
Per Aston Martin, che all’inizio della stagione aveva mostrato un buon potenziale, questo weekend segna un passo indietro significativo, soprattutto in virtù degli sviluppi del prossimo anno. Ora il team dovrà rivedere le proprie strategie e lavorare su aggiornamenti tecnici se vuole cominciare il 2025 con un passo interessante come promettono di fare Alpine e Williams.
McLaren: un weekend a due velocità
La McLaren ha vissuto un weekend del Messico altalenante. Da un lato, Lando Norris ha ottenuto un secondo posto importante, dimostrando una costanza di rendimento che lo ha portato a consolidare la seconda posizione in classifica piloti. Dall’altro lato, Oscar Piastri ha faticato a trovare il passo giusto, finendo in ottava posizione e penalizzando il team in chiave costruttori.
Nonostante Norris abbia mantenuto la McLaren al vertice della classifica, la prestazione di Piastri evidenzia un problema di costanza che potrebbe costare caro nelle ultime gare, soprattutto se la Ferrari dovesse presentarsi così agguerrita ai prossimi GP. La McLaren dovrà lavorare per garantire una maggiore omogeneità di rendimento tra i due piloti, cercando di massimizzare ogni opportunità di punteggio in questa fase cruciale della stagione.
Il weekend del Messico ha riservato momenti di gloria per alcuni team e delusioni per altri, lasciando ancora aperta la lotta per il mondiale costruttori e alimentando la suspense per i prossimi appuntamenti. La Ferrari, grazie a un doppio podio, si è rilanciata in classifica e ora vede il titolo più vicino che mai, mentre Red Bull e Aston Martin dovranno fare i conti con i propri errori e cercare un riscatto nelle ultime gare.
Anche la McLaren è chiamata a migliorare per mantenere il vantaggio su una Ferrari in grande crescita. Con la stagione che si avvicina alla conclusione, ogni punto diventa cruciale, e i team non possono permettersi passi falsi. Il prossimo appuntamento in Brasile sarà decisivo per confermare o ribaltare i risultati di questo emozionante weekend del Messico.