Ferrari fa appello contro la reprimenda imposta alla Racing Point dalla FIA

Ferrari fa appello contro la reprimenda imposta alla Racing Point dalla FIA

Il “caso Racing Point” continua a tenere banco nel Circus, anche se il fronte comune che sembrava essersi formato contro la scuderia britannica si sta leggermente sgonfiando. A voler continuare sulla strada del ricorso contro la sanzione imposta dalla FIA alla Racing Point, c’è la Ferrari, rimasta ormai sola a voler ottenere maggior chiarezza dopo “l’addio” di McLaren, Williams e, soprattutto, Renault.

La Ferrari è rimasta sola

La prima a muoversi in maniera decisa contro il “team Rosa” era stata la Renault, che aveva presentato un reclamo dopo la prima gara della stagione 2020 di Formula Uno sottolineando una scorrettezza riscontrata nella monoposto rosa. Secondo Renault, l’impianto frenante delle RP20 era del tutto simile a quello della Mercedes 2019. La Racing Point ha sempre respinto le accuse, parlando di molti disegni e di un lungo lavoro di progettazione in grado di scagionarla.

Lo scorso 7 agosto, è arrivata però una sanzione da parte della FIA, giudicata da molti decisamente lieve, che però metteva in luce come la conformazione dei Brake Ducts della RP20 fossero da considerarsi design Mercedes. La sanzione che la Federazione ha stabilito contro la Racig Point è stata giudicata da tanti tutt’altro che “esemplare”: 400mila dollari di multa e la decurtazione di 15 punti del mondiale costruttori. Diverse scuderie hanno quindi annunciato ricorso ma, prima McLaren e Williams, poi la stessa Renault, hanno fatto un passo indietro. La Ferrari sembra però decisa a proseguire su questa strada, presentando reclamo.

La Ferrari contro la Racing Point

Fino ad ora, era stata principalmente la Renault (poi seguita da altre scuderie) a portare all’attenzione della FIA il caso Racing Point e a manifestare fermezza nel voler chiedere una misura più pesante contro la scuderia Rosa.

Questa volta, al termine dell’appuntamento di Spa, è stata la Ferrari a chiarire di voler ricorrere per avere un’investigazione più accurata sulle monoposto rosa e, implicitamente, come conseguenza, ottenere un provvedimento più pesante contro la Racing Point.

Foto in alto: Instagram Racing Point