La stagione in Formula Uno ha ormai superato il giro di boa e il bilancio in casa Ferrari non può essere particolarmente positivo. Le aspettative che si nutrivano prima del via all’idea di poter contrastare finalmente la Mercedes nella lotta per il titolo sono state presto deluse alla prova della pista: ancora una volta non solo le Frecce d’Argento sono ancora il team più forte, ma la scuderia di Maranello non è nemmeno riuscita a centrare nemmeno una vittoria. Mattia Binotto, team principal della “Rossa” non vuole però arrendersi: l’auspicio è di poter fare finalmente meglio a Spa.
Spa, una pista che evoca grandi ricordi
La Formula Uno sta per approdare a Spa, in Belgio, uno dei circuiti a cui i tifosi della Ferrari, e in modo particolare Michael Schumacher, sono più legati. L’auspicio dei sostenitori della “Rossa” è che proprio qui possa essere colmata una lacuna che sta iniziando a pesare, l’assenza di vittorie in questa stagione. In occasione del prossimo Gran Premio la scuderia italiana sta pensando di puntare sul motore 3, dotato di una ventina di cavalli in più del predecessore, con la speranza che la maggiore potenza possa dare la spinta decisiva.
Tra i più ottimisti c’è il team principal Mattia Binotto: “Il campionato riparte dal Belgio e dalla splendida pista di Spa-Francorchamps – ha detto – uno dei tracciati più completi presenti nel calendario del Mondiale di F1. Abbiamo staccato per qualche giorno, giusto il tempo per ricaricare le batterie e tornare in pista pronti ancora una volta a dare battaglia“.
Ferrari, l’entusiasmo non manca
Chi pensa che le delusioni delle ultime settimane possano avere intaccato il morale del box di Maranello, però, si sbaglia. La voglia di regalare una soddisfazione ai tifosi, soprattutto ora che Monza si avvicina, è fortissima.
“Siamo più motivati che mai a fare bene nella seconda parte di stagione e vogliamo provarci fin da questo weekend. Quello di Spa è un circuito dalle velocità medie molto elevate: il primo e l’ultimo settore sono caratterizzati da lunghi rettilinei che premiano la maggiore velocità, ma è anche nella parte centrale, ricca di curve che richiedono un buon bilanciamento della vettura e un maggior carico aerodinamico, che spesso si riesce a fare la differenza e sul quale dovremo trovare il miglior compromesso di assetto” – ha concluso.