L’impero di Schumi
Dall’anno di Sheckter, 1979, Maranello rimase a secco di titoli piloti per molto, troppo tempo. Nel 1982 e nel 1983 la Scuderia ottenne il mondiale costruttori, ma non era lo stesso. Nel 1996 Michael Schumacher approdò in rosso. L’anno successivo era già in lizza per il titolo, piegato soltanto da un infortunio alla gamba. Il 2000, invece, segnò l’apertura del dominio rosso: con Jean Todt al muretto e Ross Brawn come direttore tecnico, Schumacher e Ferrari inaugurarono quel che ancora oggi è la serie più fitta e solida di record e successi. Cinque mondiali consecutivi, tante vittorie e un periodo che può esser considerato davvero l’epoca d’oro del Cavallino.
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