Nel ventesimo appuntamento del Campionato Mondiale di Formula 1, la Ferrari in Messico ha dimostrato di essere pronta a riaprire la lotta per il mondiale costruttori, ottenendo un doppio podio sul circuito di Città del Messico, dopo una pole incredibile centrata da Sainz durante le qualifiche del sabato.
Il tracciato di 4,304 km è stato teatro di una gara emozionante, in cui Carlos Sainz è riuscito a portare la sua monoposto sul gradino più alto del podio, mentre Charles Leclerc ha conquistato la terza posizione, contribuendo a riavvicinare il Cavallino alla vetta della classifica costruttori soprattutto considerando le prestazioni non brillanti di Oscar Piastri e Sergio Perez.
La gara della Ferrari in Messico
La Ferrari è partita con ottime premesse in Messico, grazie alla pole position conquistata da Carlos Sainz e alla quarta piazza iniziale di Charles Leclerc, posizionato dietro a Verstappen e Norris. Dopo una partenza caotica, con Verstappen che ha subito preso il comando e un incidente che ha coinvolto Tsunoda e Albon, la gara è entrata subito nel vivo.
Sainz è riuscito a recuperare rapidamente la prima posizione, mentre Leclerc ha approfittato di un momento di difficoltà di Verstappen e Norris per salire al secondo posto. La strategia Ferrari ha permesso ai due piloti di mantenere un buon ritmo per gran parte della gara.
Durante il 62° giro, un errore di Leclerc all’ultima curva ha permesso a Norris di superarlo, relegandolo in terza posizione. Nonostante ciò, Leclerc ha mantenuto un buon distacco da Hamilton, chiudendo la gara al terzo posto e segnando anche il giro più veloce con un tempo di 1’18″336. Questa prestazione ha fruttato alla Ferrari un prezioso punto aggiuntivo e consolidato il doppio podio, un risultato importante per tenere alta la competitività nella sfida costruttori.
La gara di McLaren e Red Bull
Per quanto riguarda McLaren e Red Bull, entrambe le scuderie hanno vissuto momenti altalenanti durante il Gran Premio. La McLaren, attualmente in testa alla classifica costruttori, ha potuto contare su una grande performance di Lando Norris, che ha chiuso al secondo posto dopo aver lottato a lungo con Leclerc. Oscar Piastri, compagno di squadra di Norris, ha dovuto accontentarsi dell’ottavo posto, con un finale di gara non all’altezza delle aspettative.
Red Bull, invece, ha faticato a trovare il passo giusto in Messico. Max Verstappen, nonostante la partenza brillante, ha accumulato penalità durante la gara, perdendo terreno prezioso e chiudendo solo in sesta posizione dietro anche alle due Mercedes. Sergio Perez, compagno di squadra di Verstappen e idolo di casa, è finito fuori dalla zona punti, chiudendo in diciassettesima posizione dopo un contatto con Lawson che ha compromesso la sua gara.
Ordine di arrivo del GP del Messico
Ecco le prime dieci posizioni dell’ordine di arrivo del Gran Premio del Messico:
- Carlos Sainz (Ferrari)
- Lando Norris (McLaren) +4.705
- Charles Leclerc (Ferrari) +34.387
- Lewis Hamilton (Mercedes) +44.780
- George Russell (Mercedes) +48.536
- Max Verstappen (Red Bull) +59.558
- Kevin Magnussen (Haas) +63.642
- Oscar Piastri (McLaren) +64.928
- Nico Hulkenberg (Haas) 1 giro
- Pierre Gasly (Alpine)
Questa classifica evidenzia il risultato straordinario della Ferrari e le difficoltà incontrate dalla Red Bull, con Perez lontano dai punti e Verstappen fuori dal podio.
Come cambiano le classifiche dopo il doppio podio Ferrari in Messico
Grazie a questo doppio podio, la Ferrari in Messico riduce il distacco in classifica costruttori e riapre la sfida contro la McLaren. La classifica costruttori aggiornata vede infatti McLaren a 566 punti, seguita dalla Ferrari con 537 e Red Bull a 512. La Mercedes si mantiene stabile in quarta posizione con 366 punti.
Nella classifica piloti, Verstappen resta al comando con 362 punti, ma Leclerc e Sainz accorciano le distanze. Lando Norris consolida la sua seconda posizione con 315 punti, mentre Charles Leclerc si avvicina, portandosi a 291 punti, seguito dal compagno di squadra Sainz a 240. Questo risultato pone le basi per un finale di stagione avvincente, con la Ferrari determinata a dare battaglia fino alla fine, sia per il mondiale piloti (molto complesso) che per la vittoria del mondiale costruttori che si fa davvero vicino considerando che in una sola gara la Ferrari è riuscita a recuperare la metà dei punti che la dividevano dalla vetta.
La gara della Ferrari in Messico rappresenta un importante segnale per il proseguo del campionato. Con cinque vittorie in stagione e la competizione costruttori ancora aperta, il Cavallino Rampante può ancora sperare in un finale di campionato da protagonista. Il prossimo weekend in Brasile offrirà un’altra occasione per dimostrare la competitività della scuderia di Maranello, in un circuito che promette nuove emozioni e possibilità di recupero.