La notizia è arrivata da poco: la Ferrari ha deciso di ritirare il ricorso sulla penalità di 5 secondi inflitta a Vettel nel GP del Canada per aver “ostacolato” Hamilton. Ad ogni modo, la scuderia di Maranello continuerà a difendere il suo pilota avvalendosi dell’articolo 14.1.1 del Codice Sportivo.
Il regolamento infatti consente alla Ferrari di appellarsi alla FIA entro 14 giorni dall’esposizione della classifica. Sul banco, il Cavallino Rampante porterà la revisione dell’incidente e proverà a dimostrare che Vettel non merita la penalità perché ha soltanto cercato di evitare un incidente.
La Ferrari dovrà quindi raccogliere le prove, compilare il nuovo ricorso e presentarlo il prima possibile perché la decisione della FIA dovrà avvenire necessariamente prima dell’inizio del Gran Premio di Francia, in programma il 21 giugno a Le Castellet.
Hamilton-Vettel, una manovra al limite
Si è fatto un gran parlare della manovra con cui Vettel ha tenuto a bada Hamilton. Secondo i commissari il tedesco ha cercato di rallentare l’inglese, secondo la Ferrari ha solo cercato di evitare l’incidente.
La decisione spetterà alla FIA, che visionerà l’incidente e dovrà confermare la sanzione inferta a Vettel o ribaltarla. Hamilton, il giorno dopo l’accaduto, ha dichiarato che si era creata una situazione di pericolo e che i giudici hanno fatto bene a sanzionare Vettel.
Non la pensano come Hamilton molti piloti ed ex piloti di Formula 1, che non condannano il gesto di Sebastian Vettel e che sui loro profili di Twitter hanno cercato di giustificare la manovra. Mark Webber, compagno di Vettel alla Red Bull, è stato categorico: “Qualcuno dei commissari ha mai corso in F1? Non ho visto la gara, ma ho guardato adesso “l’incidente”. Pena mentale”.
Anche Jenson Button concorda con l’analisi di Webber e conferma che in pista è avvenuto un semplice incidente di gara. Vettel non andava punito. Anche Mansell si è schierato dalla parte di Vettel. Un supporto al tedesco è arrivato anche dal pilota di moto Casey Stoner, che senza giri di parole ha dichiarato che siamo di fronte alla peggior decisione mai presa dalla Formula 1.