Ferrari, il secondo posto costa caro: l’iscrizione al Mondiale costa 500 mila euro in più

Ferrari, il secondo posto costa caro: l’iscrizione al Mondiale costa 500 mila euro in più

Si avvicina la partenza della stagione 2018 di Formula Uno, ma per diverse scuderie prendere parte al Mondiale non sarà del tutto indolore. La tassa di iscrizione richiesta dalla FIA alla Ferrari, in virtù del secondo posto ottenuto nella classifica costruttori nell’annata da poco conclusa, costerà infatti 500 mila euro in più. La scuderia che ne farà maggiormente le spese sarà però il team campione del mondo, la Mercedes: i tedeschi dovranno infatti versare un importo pari a quasi 4 milioni di euro.

Duello Ferrari-Mercedes anche nei conti

Mancano ormai poche settimane alla partenza della stagione 2018 di Formula Uno in cui a lottare per il titolo saranno ancora una volta il campione del mondo Lewis Hamilton e il ferrarista Sebastian Vettel. I tifosi della “Rossa” si augurano ovviamente che l’esito questa volta possa essere differente.

Il buon rendimento della scuderia italiana, pur non essendo culminato con la conquista del titolo, avrà però anche una ripercussione sulle casse del team. La tassa di iscrizione al Mondiale richiesta dalla FIA sarà infatti più elevata. Per il gruppo guidato da Marchionne sarà maggiore di 500 mila euro rispetto al 2016. A Maranello saranno quindi invitati a pagare una cifra pari a 2,6 milioni di euro.

Non si tratta comunque di una sorpresa: l’importo viene infatti calcolato sulla base di una quota fissa e una variabile, legata ai punti conquistati. Non andrà quindi meglio alle “Frecce d’argento”: la coppia Hamilton-Bottas ha collezionato 668 punti, numero che andrà moltiplicato per 5.180 euro, la somma prevista per ogni punto guadagnato. Il contributo complessivo sarà quindi di poco inferiore ai 4 milioni di euro.

Nel 2018 si rinnoverà il duello Hamilton-Vettel (Foto: Getty Images)

A volte pagare può essere piacevole

Il gradino più basso del podio in questa particolare classifica è occupato dalla Red Bull, che sarà chiamata a versare complessivamente poco più di due milioni di euro. L’ultima scuderia a cui la FIA chiederà una cifra a sette cifre è invece la Force India, pari a 1,2 milioni di euro. Fanalino di coda la Sauber, a cui verranno chiesti poco più di 450 mila euro.

Tra dodici mesi saranno però diversi ad augurarsi di potersi ritrovare al posto di Mercedes e Ferrari: se dovesse succedere significherà che la stagione sarà stata più che positiva.