Dopo le notizie sulla sua situazione finanziaria tutt’altro che positiva, a rompere il silenzio è proprio Emerson Fittipaldi, campione di Formula Uno e vincitore di due titoli mondiali, uno nel 1972 con la Lotus-Ford e l’altro nel 1974 con la McLaren-Ford. Secondo quanto riportato dal quotidiano brasiliano La Folha de Sao Paulo, ben 145 creditori avrebbero deciso di intentargli causa e adesso è proprio Fittipaldi a voler fare chiarezza.
Ora parla Fittipaldi
145 creditori e il dubbio che per non pagare le spese e i debiti abbia nascosto un tesoretto negli Stati Unit: di questo è stato accusato il campione Emerson Fittipaldi. Queste le parole in sua difesa pronunciate dal campione di Formula Uno: “Voglio dirvi la verità su alcune notizie riguardanti la mia situazione economica – sono le sue parole in una video intervista pubblicata sul sito de La Gazzetta dello Sport -. Ho fatto alcuni investimenti in Brasile che non sono andati al meglio“. Il campione ha quindi spiegato nello specifico l’accaduto: “Ho investito una fortuna su una distilleria pensando di avere il pieno appoggio da parte del governo, che ha incoraggiato tante persone e aziende a investire nella costruzione di nuove distillerie. Doveva essere un progetto importante per il futuro del Brasile, ma purtroppo non ha funzionato“.
“Ho perso tanti soldi“
Fittipaldi ha spiegato che l’investimento sbagliato ha generato una reazione a catena che non ha giovato alle sue finanze. Il campione sta infatti pagando il prezzo di quell’errore: “Ho perso tanti soldi. Il progetto era fantastico, ma purtroppo non ha funzionato-. Ho dovuto chiedere prestiti alla banca per ripagare i debiti, ma sono stato rovinato dagli altissimi tassi di interesse“. Emerson Fittipaldi ha spiegato di essere stato capace di rimediare solo parzialmente a questi problemi: “Non sono riuscito a ripagare i debiti e a superare questa crisi economica. Ci sono riuscito soltanto in parte, usando i miei risparmi e alcune proprietà. Sto provando a migliorare la situazione con altri progetti in Brasile e all’estero”.
Nonostante le difficoltà, il brasiliano non ha comunque l’intenzione di tirarsi indietro: “Farò di tutto per ripagare i miei debiti. Sfido i detrattori a trovare anche soltanto una mia proprietà non registrata a nome mio. Sono cattiverie inventate dai miei creditori, che preferiscono parlare male di me piuttosto che cercare di trovare una soluzione. Chiedo soltanto dialogo e buon senso” – ha concluso.
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