La notizia del contagio di un membro del team McLaren ha portato dapprima al ritiro della squadra dal Gp d’Australia, poi alla cancellazione dello stesso. In seguito a questo primo caso, McLaren ha poi dovuto mettere in quarantena altri 15 membri potenzialmente infetti, uno in più rispetto a quanto era stato annunciato. Dopo un primo momento di crisi cominciano ad arrivare buone notizie. È confermata l’assenza di sintomi del primo membro contagiato e 7 dei 15 tenuti in quarantena sono negativi al tampone. A scopo preventivo, il pilota Carlos Sainz si ritira in quarantena volontaria.
Zak Brown annuncia la buona notizia
“Sono felice di segnalare che il membro del team affetto dal virus si sta riprendendo bene e i sintomi sono scomparsi e che tutti gli altri in quarantena sono di buon umore”. Così afferma Zak Brown, CEO di McLaren, per The-Race.com. Un’altra buona notizia è la conferma che 7 dei 15 membri in quarantena sono risultati negativi al tampone. Oltre all’isolamento di 14 giorni, previsto per i soggetti che ritorneranno in UK, McLaren ha annunciato un altro provvedimento. Per evitare ogni rischio di contagio, ogni dipartimento della società verrà diviso in due gruppi. Questi alterneranno una settimana di lavoro in fabbrica e una da casa. Brown ha inoltre voluto ringraziare: “I loro compagni di squadra, i nostri partner, i membri della community della F1 e i fan di tutto il mondo” per il supporto dimostrato al team in quarantena.
Le parole di Andreas Seidl
“Questa non è una situazione facile. Un ringraziamento speciale va al nostro Direttore di Gara Andrea Stella e ai suoi ragazzi, che si sono offerti volontari a rimanere in Australia per i prossimi 14 giorni sostenendo i nostri ragazzi in quarantena”. Così dichiara il Team Principal Andreas Seidl che dà anche qualche dettaglio sui piloti. Afferma che Sainz e Norris sono preoccupati per il team rimasto a Melbourne, ma che: “dobbiamo tenerli fisicamente lontani dal resto della squadra, anche se entrambi stanno bene e sono in costante comunicazione”.
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