Si avvicina il momento in cui la stagione 2020 di Formula Uno potrà partire (il periodo più adatto sembra essere luglio), ma non sarà l’unica modifica a cui dovremo abituarci. Il Consiglio Mondiale della FIA si è infatti radunato nelle ultime ore per discutere della situazione attuale e ha predisposto importanti novità, alcune delle quali non correlate alla pandemia. I cambiamenti più importanti saranno in vigore dal prossimo anno, in cui è prevista l’introduzione di budget cap ridotti, limiti agli aggiornamenti tecnici alle vetture, restrizioni sui test e norme sulle gare a porte chiuse.
Budget cap e non solo: le novità in arrivo nel Circus
Il cambiamento più importante in Formula Uno ratificato dalla FIA riguarda proprio il nuovo budget cap, di cui si parla orma da qualche tempo: il massimale è di 145 milioni di dollari per il 2021, 140 milioni per il 2022 e 135 milioni per il triennio 2023, tutto calcolato in base a una stagione di 21 GP. Da questa cifra restano comunque esclusi l’aumento dei premi per i dipendenti, le spese effettuate per garantire il benessere del personale, i premi di risultato e le visite mediche.
Sin dalla stagione che inizierà tra qualche mese dovrà inoltre essere presa in considerazione una distinzione tra eventi “aperti” o “chiusi”. Nel caso in cui non dovesse essere consentita la presenza del pubblico (una costante nell’annata che ci attende), non potranno essere presenti nel paddock più di 80 persone per team.
Non manca una proposta ad hoc per le gomme, che svolgono spesso un ruolo cruciale nelle prestazioni. Pirelli potrebbe consentire ai piloti di testarle durante le prove libere 2 a fronte di nuove specifiche. A partire dal 2020 prevista inoltre una riduzione dei test aerodinamici e delle ore al banco per i motori per ridurre i costi. Il calo dovrà essere ancora più ampio dal 2021: penalizzati saranno i team che si trovano nelle posizioni più basse di classifica.
Non sarà inoltre possibile effettuare aggiornamenti ad alcune componenti, quali telaio, cambio, meccanica e strutture di impatto. A partire dal 2021 la monoposto potrà avere una massa fino a a 749 kg.
“Importante passo avanti”
Dover mettere in atto una strategia diversa rispetto a quanto fatto finora potrebbe dover spingere diverse scuderie a modificare in modo quasi radicale l’approccio, ma c’è chi potrebbe ottenere alcune agevolazioni. Tra queste c’è la McLaren, uno dei team che sta registrando parecchie difficoltà legate alle conseguenze della pandemia (calo delle vendite e ritardo con cui partirà il Mondiale), pronta a tagliare una parte consistente del personale.
Il presidente FIA, Jean Todt, è però convinto che questo modo di agire possa servire a uno scopo bene preciso: “Sono un importante passo avanti per la sua sostenibilità” – sono le sue parole riportate da Sky Sport.
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