Proprio nel tanto atteso weekend del GP della Cina, che sembrava poter rilanciare la Ferrari con novità aerodinamiche importanti, al punto da infastidire Verstappen e la Red Bull, arriva il peggior risultato di questo mondiale 2024 per il team di Maranello.
Dopo la sprint race che ha visto la Ferrari fuori dal podio con quarto e quinto piazzamento, e una sessione di qualifiche con sesto e settimo tempo, anche la gara di domenica ha messo in chiaro come questa Ferrari non solo non basti nel GP della Cina a essere competitiva, ma neppure a impensierire più di tanto le McLaren, che hanno mostrato progressi migliori della rossa.
L’ennesima vittoria di Verstappen nel GP della Cina non stupisce
A Shanghai troviamo ancora una volta Max Verstappen inarrivabile e davanti a tutti. Dopo aver dominato le due ripartenze successive alla safety car, la prima a causa del ritiro tecnico di Bottas, la seconda dopo il caos innescato dal primo restart con Stroll che ha centrato Ricciardo e Magnussen che ha coinvolto Tsunoda, portando al doppio ritiro delle vetture Racing Bulls.
Verstappen è padrone assoluto di questo Mondiale, e chissà di quanti altri ancora. La pole position, la vittoria nella Sprint Race e la leadership in gara rappresentano l’ennesimo triplice successo che mette paura agli avversari in un campionato così lungo e privo di sfide e che soprattutto rischia di dare un colpo importante allo spettacolo offerto dalla Formula 1, che si concentra sempre di più sui gradini più bassi del podio.
Il doppio pit-stop, eseguito con precisione chirurgica malgrado il caos in pista, dimostra che la Red Bull, nonostante le tensioni interne, non ha perso neanche un briciolo di concentrazione e ambizione.
Il risultato degli altri piloti a Shanghai
Sergio Perez, pur non riuscendo a competere con Verstappen, si è aggiudicato il terzo posto, dimostrando una mentalità più matura rispetto allo scorso anno, quando sognava di detronizzare il fenomeno. Se continuerà a ottenere risultati del genere, potrebbe garantirsi una riconferma in Red Bull.
Lando Norris ha beneficiato della safety car ma, considerando tutte le variabili, la sua pole position in Sprint Race rovinata da un errore in partenza, e il secondo posto, ha dimostrato una certa crescita fino a questo punto, tanto da avvicinarsi pericolosamente a Sainz e Leclerc nella classifica piloti.
La Ferrari è riuscita sempre grazie alla safety car a limitare i danni in un weekend al di sotto delle aspettative. La macchina, che sembrava essere stato rinnovata al punto da poter scrivere l’inizio di una stagione diversa, non è riuscita a funzionare come previsto a Shanghai, né sul bagnato né sull’asciutto e alla gara sotto tono si sono aggiunte le brutte qualifiche e una preparazione insufficiente su una pista poco conosciuta dal team. Un risultato che definire deludente è dire poco, anche se fortunatamente i danni sono stati contenuti.
Charles Leclerc è stato sorpassato da Russell alla partenza, ma il problema principale è stato il passo della vettura. La Ferrari è stata sorpresa positivamente dalla McLaren, e se Piastri non avesse avuto problemi tecnici, avrebbero potuto essere ancora più competitivi.
Per il resto, c’è stata la solita battaglia serrata dietro, con Alonso protagonista di bei sorpassi ma alla fine deluso dal risultato, partendo terzo e arrivando settimo. Hamilton ha compiuto una rimonta impressionante, partendo 18° e arrivando nono, ma è comunque lontano dalla posizione in cui dovrebbe essere. La lotta nel gruppo di mezzo è stata feroce, con numerosi duelli e colpi di scena lungo tutto il gran premio.
La classifica piloti e costruttori dopo il weekend del GP della Cina
Come abbiamo visto e ampiamente detto, la Cina ha incoronato ancora una volta e in modo forse ancora più netto Verstappen e Red Bull. Questo ovviamente si riflette in modo evidente sulla classica piloti e su quella costuttori.
Verstappen mostra già un vantaggio di 25 punti sul proprio compagno di squadra Perez, segno che sta correndo un mondiale a sé e che nessuno sia in realtà alla sua altezza.
Leclerc e Sainz inseguono a fatica rispettivamente con 34 e 41 punti di ritardo, mentre si assottiglia il vantaggio sulle McLaren, ma in particolar modo su Norris, a -18 da Leclerc e -11 da Sainz.
La classifica costruttori, qualora fosse possibile, sarebbe ancora più deprimente dal punto di vista della competitività . Ai quasi 200 punti di Red Bull (per essere precisi sono 195), risponde Ferrari con 151, e un ritardo che si fa sempre più incolmabile. Ben distaccata da tutti al terzo posto McLaren con 96 punti che le permettono di essere la sorpresa di questo mondiale, seguita da Mercedes con 52 punti e da Aston Martin con 40.
Ci piacerebbe dire che il mondiale sia aperto e che ci sia ancora tanto margine per divertirsi, ma la triste realtà che il GP della Cina ha messo in evidenza è che man mano che il mondiale va avanti, le distanze tra le scuderie si fanno sempre più nette, in una situazione quasi immutabile che ha relegato ciascuna delle case automobilistiche a un ruolo ben specifico. A meno di grandi sorprese, possiamo solo sperare nello spettacolo, dimenticando ribaltamenti di classifica, almeno al vertice. Prossimo appuntamento a Miami dal 3 al 5 maggio, con la speranza di vedere una Formula 1 leggermente più combattuta.