La settimana del GP di Monza si è conclusa con la vittoria di Charles Leclerc e il ritorno alla vittoria della Ferrari davanti alle McLaren di Piastri e Norris.
Ma la settimana del Gran Premio d’Italia è stata anche quella dell’annuncio degli aggiornamenti aerodinamici Ferrari e di una pole position sfumata per la scuderia di Maranello.
Ed è così arrivato anche il momento di fare il nostro solito bilancio del weekend, indicando quelli che per noi sono i top e i flop team del GP di Monza. Avendo illustri scuderie da un lato e dall’altro per questo weekend lasceremo un po’ più da parte le scuderie piccole, che oggettivamente man mano che si avvicina il finale di stagione si focalizzeranno più sulla stagione ventura che sui risultati dell’anno in corso.
Top Team del GP di Monza: stavolta è fin troppo facile
Questa settimana i top team sono facilmente intuibili dai risultati e siamo ben contenti di poter porre nuovamente la Ferrari in questo segmento non per caso ma per programmazione, frutto anche di tanta sofferenza e dei già citati aggiornamenti aerodinamici che sembrano aver fatto il loro.
Il GP di Monza dà il bentornato alla Ferrari
Finalmente Leclerc torna a vincere dopo il GP di Monaco e Sainz, anche se ampiamente dimenticato dalle cronache dorate, non sfigura e accompagna il monegasco sfiorando la doppietta sul podio.
Questa Ferrari ci piace, non possiamo nasconderlo, e ci piace ancor di più che gli aggiornamenti siano arrivati in modo efficace a risollevare uno dei momenti più complessi della stagione, reso ancor più difficile dall’ottimo momento di una McLaren che ha saputo sfruttare il calo Red Bull per imporsi come seconda forza del mondiale 2024.
Attenzione però: questa non può e non deve essere la Ferrari definitiva. La scuderia di Maranello ora si deve impegnare per continuare a crescere e cercare di mantenere questo livello non solo a Monza ma fino alla fine della stagione.
Anche se la vittoria del mondiale piloti è realisticamente lontanissima, la Ferrari deve provare almeno a infastidire e strappare il secondo posto a Norris e, perché no, credere fino in fondo di poter vincere il mondiale costruttori, distante a oggi solo 39 punti.
La McLaren non si ferma nemmeno nel GP di Monza
Anche in Italia la McLaren, egregiamente rappresentata da due giovani e talentuosi piloti come Norris e Piastri, non si ferma del tutto, e se da un lato il secondo e terzo posto possono essere un’occasione sfumata di chiudere una doppietta storica in Italia come primo e secondo, è palese che in questo momento questa è la scuderia più costante e in forma del circus.
La quantità di punti recuperati in classifica costruttori alla Red Bull è quasi imbarazzante e ora la scuderia britannica ha quasi il dovere di strappare il mondiale costruttori dalle mani del team di Milton Keynes, che dista solo 9 punti.
Più complesso sicuramente, ma non impossibile matematicamente, pensare di agganciare Max Verstappen: 63 punti sono sicuramente molti, ma se le cose dovessero continuare ad andare in questo modo è tutto meno che impossibile.
Flop team nel GP di Monza: anche qui poche sorprese
Anche nei flop team questa settimana non abbiamo grandi sorprese. Sicuramente i due team che finiscono qui sono a diversi livelli di delusione. Se per tutta la stagione hai dominato e ti riduci alle ultime gare a dover fuggire dagli inseguitori, qualcosa è andato parecchio storto, anche se non vogliamo nascondere il piacere di un finale aperto.
Red Bull, cosa sta succedendo?
La situazione in casa Red Bull ha dell’incredibile. Da team imprendibile che ha iniziato inanellando una serie di doppiette e poi di migliori tempi e vittorie senza possibilità di replica da parte di nessuna scuderia, il team di Milton Keynes è diventato una brutta copia della bella addormentata nel bosco e il GP di Monza non solo non fa eccezione ma forse aggrava anche la situazione.
Il settimo e ottavo tempo delle qualifiche avevano già fatto intuire che le cose non fossero proprio nella migliore delle condizioni possibili, ma quando poi la gara di domenica relega Verstappen e Perez in sesta e ottava posizione, praticamente impossibilitati a migliorare il piazzamento fissato al sabato, la frittata è completa.
Sarà forse l’eccessivo utilizzo di Power Unit nuove nella fase iniziale della stagione, sarà la stanchezza, forse la pressione o i risultati delle polemiche che in casa Red Bull l’hanno fatta da padrone per mesi, ma quel che è certo è che se dovesse continuare così il rischio di buttare alle ortiche una stagione intera diventa concreto.
Mercedes: anche il GP di Monza ti relega come quarta forza
Poco meglio la Mercedes che chiude con Hamilton quinto (partito sesto) e Russell settimo (terzo in griglia di partenza).
Che non ci si potesse più giocare alcun tipo di ruolo dominante è stato chiaro nel momento più buio, quanto i punti di distacco erano tali da non far presagire davvero nulla di buono. A differenza della Red Bull però la Mercedes è andata lentamente, troppo lentamente, crescendo, portando bei risultati a casa, alternati da prestazioni al di sotto delle aspettative.
Sicuramente la Mercedes non può essere soddisfatta del GP di Monza, ma a conti fatti per quella che è ormai palesemente la quarta forza del mondiale, il risultato è coerente con le aspettative.
Non ci resta che darci appuntamento al GP dell’Azerbaijan tra 14 giorni, per divertirci insieme con un mondiale che sicuramente ha ancora molto da esprimere in termini di competitività e sorprese.