La tragica morte di Hubert ha aperto l’ennesima ferita nel mondo della Formula 1, che dopo la morte di Ratzenberger e di Ayrton Senna si era promessa di non piangere più morti nel mondiale. Invece è arrivata la morte di Jules Bianchi nel 2014 e quella di Anthoine Hubert tre giorni fa nella F2. Una morte dolorosa che ha colto tutti di sorpresa e ha fatto emergere con prepotenza il tema sicurezza: piloti e non hanno deciso di esprimere la propria opinione a riguardo e il campione del mondo Hamilton non è andato per il sottile.
La rabbia di Hamilton
L’incidente occorso a Hamilton nello scorso Gran Premio è stato vissuto in maniera positiva dagli spalti e il britannico non ci sta: “Quando ho fatto l’incidente, ho sentito tifosi urlare, esultare o cose del genere ed è stata una bella botta per me. Questo tipo di reazione mi ha spinto a scrivere quel messaggio dopo il tragico incidente. Sabato è stato un giorno davvero triste, così triste che si è prolungato anche nella domenica. Ma noi piloti dovevamo andare là fuori a schiarire i pensieri e gareggiare con lo spirito di Anthoine vicino a noi. È veramente dura per noi guidare dopo che un collega è morto, ma il mondo va avanti e, quindi, abbiamo gareggiato con la sua famiglia e lui nelle mie preghiere”
Parole sacrosante che raccontano tutto il dolore di un campione che si è sentito ferito nel profondo. Le esultanze al suo incidente sono un gesto esecrabile e la FIA dovrebbe intervenire (un po’ come nel calcio si interviene in caso dei cori razzisti). Nel 2019 è inaccettabile che si possa pensare di festeggiare all’incidente del proprio rivale.
Devastating news. God bless your soul Anthoine. My thoughts and prayers are with you and your family today ???
— Lewis Hamilton (@LewisHamilton) August 31, 2019
Morte di Hubert, aperta indagine per omicidio colposo
A tre giorni dalla morte di Hubert, le autorità del Belgio hanno deciso di aprire un fascicolo per omicidio colposo. Jean Alesi, padre di Giuliano ha dichiarato che suo figlio “si è girato, finendo a muro, non per colpa sua ma perché ha forato, è successo anche ad altri tre”. Le cause della foratura quindi sarebbero da cercare nei residui di monoposto rimasti in pista dopo il contatto tra Mick Schumacher e Latifi al primo giro. La FIA e le autorità indagheranno in questa direzione.
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