Fernando Alonso dal 2021 tornerà a correre in Formula Uno con il team Renault e chi, meglio di lui, che è stato in griglia con entrambi, saprebbe dire chi è il pilota più imbattibile tra Lewis Hamilton e Michael Schumacher? Anche se questa domanda sembra diventata di rito in molte interviste, il campione spagnolo non ha esitato a dire la sua. Alonso ha poi parlato anche del suo destino comune con Vettel: essere approdati nel team del Cavallino da campioni del mondo senza però essere riusciti a regalare un altro titolo né alla Rossa né a se stessi.
Per Alonso, Schumacher non ha rivali
La carriera di Michael Schumacher e le sue condizioni di salute continuano ad essere tra gli argomenti più caldi per tutti gli appassionati di Formula Uno e Motorsport. Intervistato da Sport Bild, Fernando Alonso ha spiegato che per lui è stato molto difficile battere Michael Schumacher: “Sono cambiati i temi e le auto hanno diversi livelli di prestazioni. Ma ricordo Michael come un pilota difficile da battere, uno con il più grande talento. Aveva quel qualcosa in più“.
Il campione ha comunque riconosciuto le abilità di Lewis Hamilton, ma ha ammesso che Schumacher non ha mai avuto rivali: “Lewis è molto bravo e il migliore della sua generazione. Ma non ha vinto il titolo mondiale con la McLaren quando era un compagno di squadra di Jenson Button. Alla Mercedes, anche Nico Rosberg ha vinto il titolo mondiale“. Poi, ha concluso: “Michael non ha mai avuto cose del genere. Ha sempre vinto. Per me, Michael è un passo avanti“.
Il destino comune con Vettel
Oltre a rivelare che per lui il pilota più difficile da battere è stato Michael Schumacher, Fernando Alonso ha parlato del suo “destino comune” a Sebastian Vettel. Lui campione del mondo 2 volte con la Renault, il tedesco vanta invece 4 titoli con la Red Bull, ma entrambi non sono riusciti a conquistarlo con il Cavallino. Il campione spagnolo ha ammesso: “Veniamo tutti alla Ferrari con molta trepidazione. È la squadra più leggendaria della Formula 1. (…) Ma a volte non si è fortunati quando è il momento giusto e le opportunità sfuggono. Ecco perché nella mia carriera ho cercato di non concentrarmi solo sulla Formula 1“.
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