Finisce nel peggiore dei modi il debutto rosso a Montecarlo del padrone di casa Charles Leclerc. Dopo il ritiro dello scorso anno, il monegasco bissa il risultato negativo in F1 e conserva una striscia da incubo nata nel 2017 in F2, quando sia nella Feature che nella Sprint Race fu costretto a parcheggiare ai box la sua Prema.
Leclerc, partito dalla 15esima posizione, si è mostrato aggressivo sin dai primi giri, mettendo a segno un grandioso sorpasso ai danni di Lando Norris nella curva del casinò e ripetendosi alla Rascasse sulla Haas di Grosejean. Non gli è andata bene al giro successivo, nello stesso punto, urtando Hulkenberg e finendo in testa coda. Nell’impatto il monegasco ha bucato la gomma posteriore destra, la quale ha danneggiato irreversibilmente il fondo della sua SF90 costringendolo al ritiro.
“Non dovevamo partire così dietro”
“Ci sono tante lezioni da portare a casa dopo questo weekend. La prima è arrivata dopo la qualifica, mentre la seconda è arrivata in gara. Mi sono molto divertito all’inizio, ma non è andata a finire bene” ha rivelato il pilota. “C’erano dei rischi da prendere” ha poi ammesso “forse potevo aspettare di più, ma in quel momento ho visto lo spazio e ci ho provato. Purtroppo la mia gara è finita lì. Sicuramente penso che il risultato odierno sia una conseguenza di quanto accaduto ieri. Non dovevamo partire dalla quindicesima posizione. Ormai il weekend è finito, dobbiamo analizzare bene tutti i dati e concentrarci con il team per la prossima gara“.
?? SAFETY CAR ??
— Formula 1 (@F1) 26 maggio 2019
Debris strewn across the track from Leclerc’s car #MonacoGP ?? #F1 pic.twitter.com/UA9nsNZ0Vi
Hamilton rischiatutto
Diversa la storia di Lewis Hamilton. Il campione del mondo in carica percorre 66 giri di corsa con lo stesso set di gomme, tallonato costantemente da un arrembante Max Verstappen. I suoi pneumatici erano praticamente finiti a metà gara, ma il fenomeno ha tenuto duro e ha reagito ai continui punzecchiamenti del giovane belga (culminati in un contatto al giro 75.
“Avrei sbattuto o vinto”
“Non sarei mai rientrato. Qualche anno fa ero in testa alla gara e poi sono rientrato ed ho imparato quanto può essere dura, perché ho perso la gara” ha ribadito Lewis. “Non volevo rientrare. Avrei sbattuto o vinto. Non avevo più gomme e si poteva vedere quanto sottosterzo avessi, la macchina non girava più. In fin dei conti era la gomma sbagliata. Nonostante tutto, la squadra ha fatto un lavoro incredibile e quello che abbiamo ottenuto in queste prime sei gare è notevole“.
Il pensiero a Lauda
“Sicuramente è stata una delle gare più dure per me, ma lo spirito di Niki era con me. È stata una persona molto influente per il nostro team e ci aiutati ad arrivare dove siamo. Stavo cercando di rimanere concentrato per renderlo orgoglioso. Ci manca davvero tanto“.
That was for you, Niki. Your fighting spirit was right there with me every step of the way. I know you are looking down and taking your hat off to us. I miss you, we truly miss you and I hope we did you proud today, legend. pic.twitter.com/gwNJvFzY8C
— Lewis Hamilton (@LewisHamilton) 26 maggio 2019
Come cambiano le classifiche
Su 6 GP disputati la Mercedes rimane ancora imbattuta, spartendosi il bottino tra i 4 successi di Hamilton, incluso l’odierno, e 2 di Bottas. La classifica piloti è condotta proprio dall’inglese con 137 punti a fronte dei 15 round ancora da disputare. Bottas segue a -17 con Vettel che guizza in terza posizione ma rimane staccato a -55. Verstappen segue a -59.
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