La prima non si scorda mai, ma questa seconda vittoria di Charles Leclerc in Formula Uno, giunta peraltro consecutivamente al successo di Spa, rimarrà sicuramente nel cuore degli appassionati e, forse, negli annali del motorsport. E, sia chiaro, non solo per le storie, le narrazioni, le vite che s’intrecciano alle spalle del monegasco ma anche e soprattutto per la sua condotta di gara perfetta, imperiosa, principesca. Condotta con cui ha regolato uno scatenato Hamilton ed un arrembante Bottas, coronando la sua gara in difesa con un preziosissimo successo.
Una gioia immensa
“Che gara!” il primo commento del fresco vincitore, che poi ammette: “Non sono mai stato così stanco al termine di un Gran Premio. È stata difficilissima, ci tenevo a fare bene per il team e per tutti i tifosi, vincere qui è un sogno. L’ho vissuto già una settimana fa in Belgio quando ho centrato il primo successo in carriera in Formula 1, ma riuscirci qui è una emozione 10 volte superiore. Non ho parole“.
Il Canto degli Italiani captures the emotions of a brilliant day's racing at Monza ? #F1 #ItalianGP ?? pic.twitter.com/whHJcy5jNr
— Formula 1 (@F1) 8 settembre 2019
Il mea culpa
Coerente con la sua anima fredda e perfezionista, Charles non ha indugiato a parlare dei suoi sbagli: “Ho commesso un paio di errori e devo stare attento perché oggi è andata bene, ma altre volte non è detto che accada. Fortunatamente nessuno di questi due ha compromesso la mia posizione finale. Alla fine la strategia è stata giusta ed ha funzionato. Ho pensato di farcela solo negli ultimi sette-otto giri, perché comunque Bottas stava guadagnando. Negli ultimi due passaggi ho iniziato a guardarmi intorno e ho visto la gente che agitava le bandiere, lì ho cercato di restare concentrato e ce l’abbiamo fatta. Ringrazio la squadra e i tifosi per questa gioia, salire su questo podio è emozionante, non ci sono parole per descriverlo!“
Real recognises real ?#F1 #ItalianGP ?? pic.twitter.com/8TVWgaYnMS
— Formula 1 (@F1) 8 settembre 2019
Nessuna polemica con Vettel
“Ieri è stato visto in modo sbagliato quanto successo” ha infine aggiunto il pilota, rispondendo a chi ha visto nel suo gesto del Q3 troppa malizia, “non ho fatto nulla di male e sanno tutti che non è colpa mia quello che è successo, non volevo certo danneggiare il team“.
Binotto è fiducioso
E dal team principal Ferrari, Mattia Binotto, una nota romantica: “È molto emozionante. Qualche lacrima mi è scesa durante l’inno, ma credo che sia normale, perché era tantissimo tempo che la Ferrari non vinceva a Monza. Speriamo di ripeterci presto“. E a chi gli chiede se sia possibile già parlare di Leclerc nei termini di una stella, lui subito si mette sulla difensiva: “È ancora presto. La stella semmai è nata 21 anni fa, poi ora il ragazzo sta crescendo gara dopo gara e lo sta dimostrando. Stiamo investendo su di lui e lui su di noi. Speriamo di poter creare insieme qualcosa di unico in futuro.”