La stagione volge al termine e il bilancio non può certamente essere positivo per la Ferrari. La scuderia di Maranello era infatti convinta di avere fatto il possibile per ridurre il gap con la Mercedes, ma alla prova della pista le Frecce d’Argento sono apparse davvero imprendibili. Uno dei pochi spiragli di luce in questo scenario è stato certamente Charles Leclerc, uno che, nonostante la giovane età , ha dimostrato di non avere alcun timore a combattere con piloti ben più esperti ed è anzi arrivato a sfiorare in più occasioni la vittoria, mancata solo per i problemi della sua monoposto. Il monegasco non vede l’ora di rimettersi al volante in un circuito come Spa, sicuramente impegnativo, ma che evoca ricordi positivi alla “Rossa”.
Obiettivo prima vittoria
La Ferrari è ancora a secco di vittorie in questa annata, ma sogna di rimediare a questa lacuna sin dalla prossima gara. Il Circus fa tappa, in Belgio, a Spa-Francorchamps, un circuito a cui è particolarmente legato un grande come Michael Schumacher e dalle caratteristiche impegnative. ma Charles Leclerc prova a essere ottimista e vuole finalmente ottenere quel traguardo che finora ha solo sfiorato.
Un anno fa per il monegasco non tutto era andato come si sarebbe aspettato, ma ora che la sintonia con la monoposto è migliorata le cose potrebbero essere diverse. “È una pista mitica nel mondo del motorsport e una delle più belle inserite nel calendario del campionato di Formula 1 – sono le parole del pilota riportate da Motorsport.com -. È quindi particolarmente piacevole riprendere proprio su questo tracciato l’attività di pista dopo la pausa estiva“.
Una pista insidiosa
Il circuito di Spa è ricco di storia, ma dovrà essere affrontato con la giusta attenzione per non andare incontro a brutte sorprese. Di questo Charles è pienamente convinto: “Fa sempre impressione rendersi conto di quale velocità siano in grado di sviluppare in curva le vetture dell’attuale generazione di Formula 1 e credo che su poche piste come questa la percezione sia così chiara. Mi riferisco soprattutto alla esse in salita Eau Rouge: la prima volta che arrivi qui e la guardi ti colpisce per quanto è stretta e ripida“.
I problemi avuti in questa annata, invitano a evitare i proclami, ma Leclerc sembra avere compreso quali siano i rischi maggiori: “Sull’asciutto siamo in condizione di farla in pieno, nonostante la compressione e altri aspetti la rendano particolarmente impegnativa per il fisico, specie nei primi giri. Passaggio dopo passaggio il collo s’adatta, il tuo cervello la assimila e diventa una curva come le altre, da sfruttare in pieno in funzione del resto del giro, ma resta una sequenza unica. È importantissimo non sbagliare nulla nei punti chiave per massimizzare la prestazione al primo tentativo in qualifica” – ha concluso.
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