Reduce da un Mondiale di Formula 1 iniziato in modo promettente e terminato al di sotto delle aspettative, il pilota monegasco si è concesso un bilancio degli ultimi mesi, in occasione dell’intervista rilasciata a l’Équipe. Proprio durante le dichiarazioni accordate al magazine francese, Charles Leclerc ha parlato apertamente della sua situazione, senza risparmiare alcune accuse velate alla Ferrari. Ha parlato infatti della gerarchia tra i piloti del team, dedicando velati commenti di critica alla dirigenza di Mattia Binotto e a Carlos Sainz.
Leclerc: le accuse velate alla Ferrari
Terminato il Mondiale di Formula 1 2022, il venticinquenne Charles Leclerc si è tolto qualche sassolino dalla scarpa. La soddisfazione per il sudato secondo posto non è bastata al giovane pilota, che si dice determinato a conquistare il primo posto nel prossimo mondiale.
Questo finale di stagione, a sua detta, è stato molto complicato emotivamente, dopo un inizio perfetto e promettente. I problemi al motore, gli errori strategici, le penalità che hanno compromesso il Mondiale 2022 in maniera inaspettata, culminando nel GP di Francia, dove il pilota della Ferrari ha perso 25 punti, giocandosi definitivamente l’ambito titolo.
“La Ferrari deve spingere nella mia direzione”
Il velato processo di Leclerc alla Ferrari va in profondità, durante l’intervista a l’Équipe, lasciando intendere che vi siano problemi interni da risolvere, affinché il futuro sia più produttivo per la scuderia. Tra le righe, il pilota fa riferimento a dinamiche fuori dal suo controllo. In particolare, parla dell’atteggiamento della Ferrari nei suoi confronti, menzionando le modalità decisionali caratterizzate da tempi eccessivamente lunghi e incompatibili con un Mondiale di F1. “Sarà il team che mi verrà incontro nel momento in cui io dovessi svolgere perfettamente il mio dovere”, ha dichiarato.
Insomma, sembra proprio che le accuse del talentuoso pilota, giunto al suo quarto anno in Ferrari, siano rivolte a Mattia Binotto, ma non solo. Il pilota ha sottolineato, senza mezzi termini, come le dinamiche di comunicazione tra team, ingegneri e pilota debbano cambiare a favore di una chiarezza e immediatezza maggiori; ciò affinché si instauri un clima coeso in cui tutti operano al meglio e si trovano sulla stessa lunghezza d’onda nella corsa per la vittoria.
Un bilancio aspro, dunque, quello del venticinquenne di Montecarlo, motivato dall’insoddisfazione e da problemi di relazione che la Ferrari dovrà risolvere. Quel che sembra chiaro è che Charles Leclerc ambisca, per il futuro, a essere la prima guida della Ferrari.
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