Prosegue, fuori e dentro la pista, una rivalità nata più di dieci anni fa tra le quattro ruote di un kart e che infiamma e infiammerà la Formula Uno della prossima generazione: Charles Leclerc e Max Verstappen. I due enfants prodiges del Circus si sono scontrati nel corso del primo giro del Gran Premio del Giappone. Leclerc, scattato dalla seconda casella, aveva fallito la partenza e cercava in curva due di difendersi dall’attacco esterno di uno strabiliante Max Verstappen. Il monegasco ha chiuso la traiettoria, provocando un urto tra le due monoposto, spingendo in testacoda l’olandese e danneggiando irreversibilmente entrambe le auto.
Galeotti furono quei due giri
A quel punto la domenica di entrambi piloti è stata irreversibilmente condizionata. La RedBull, nonostante la sosta ai box, era praticamente inguidabile mentre Leclerc ha perduto terreno prezioso, indugiando in pista con il muso mutilato per ben due giri. Per più e più volte Verstappen ha chiesto via team radio alla direzione di prendere provvedimenti al riguardo e i commissari hanno giustamente deciso di rimandare la decisione al post-gara.
Max was not amused ?#JapaneseGP ?? #F1 pic.twitter.com/5HrvOB351e
— Formula 1 (@F1) 13 ottobre 2019
Gara dura, dura gara
“Mi piace la gara dura, ma non penso che questa lo fosse” ha riferito “Mad” Max dopo la bandiera a scacchi. “È stata semplicemente guida irresponsabile in curva due” ha poi punto, “per una volta abbiamo centrato una buona partenza, ed ero davvero soddisfatto di questo. Avevo trazione così sono rimasto sull’esterno, pensavo di aver già guadagnato la terza posizione ma poi, improvvisamente, Charles mi è semplicemente entrato nella fiancata in curva due. Dal mio punto di vista non avrei potuto far nient’altro“.
130R + Kimi = no problem for Charles ?#JapaneseGP ?? #F1 pic.twitter.com/pWkMfo1uwb
— Formula 1 (@F1) 13 ottobre 2019
La versione di Leclerc
“Mi sono divertito anche se il sesto posto non è quello che volevamo e quello che il team meritava oggi. Mi dispiace” ha invece commentato Leclerc, che poi ha espresso la sua opinione in merito all’incidente: “La mia partenza è stata difficile ed in curva due c’è stato il contatto con Max. È un peccato, ma è andata così. Non so cosa decideranno i commissari di gara. Ero all’interno in curva e anche le due vetture davanti a me erano all’interno. Ho avuto molto sottosterzo e poi mi sono toccato con Verstappen“.
Botta e risposta di Verstappen
Ma Verstappen ha prontamente ribadito, nel suo classico, caustico modo: “Tutti quanti sappiamo che perdi carico quando ti trovi in curva dietro un’altra vettura, quindi questa non può essere una scusa valida. Penso che siamo tutti abbastanza esperti da saperlo“. Alla fine, occorre sottolinearlo, i commissari hanno dato ragione a Verstappen: Leclerc è stato sanzionato di 15″ sul tempo definitivo di gara, 5″ per la responsabilità sul contatto in curva due e 10″ per aver guidato in condizioni di scarsa sicurezza (muso deflagrato) disseminando detriti su tutta la pista. La Ferrari è stata inoltre multata di 25mila euro.