In occasione del 15esimo anniversario della vittoria del settimo ed ultimo titolo mondiale ottenuto da Michael Schumacher, ad oggi il pilota più invicente della storia di Formula Uno, il Circus ha deciso di omaggiare il Kaiser con una kermesse prevista per sabato 27 e domenica 28 luglio al Gran Premio di Germania.
Dalla F2 alla F2004
Ad Hockenheim il figlio Mick Schumacher, attualmente impegnato nel campionato di Formula 2 con il team Prema, condurrà sul tracciato teutonico la mitica Ferrari F2004, storica monoposto con cui il papà ottenne l’ultimo iride della carriera e vettura generalmente ritenuta una delle migliori di sempre nel motorsport.
Un doppio appuntamento particolarmente suggestivo
Mick completerà il suo giro d’onore prima delle qualifiche e ripeterà la performance anche di domenica, prima della Drivers’ Parade, commemorando non solo il trionfo iridato ma anche la vittoria che Schumi, proprio nel 2004, riportò nel Gran Premio di casa. “Credo sia una cosa incredibile poter guidare la F2004 a Hockenheim” ha commentato Mick Schumacher, che poi aggiunge: “L’ultima volta che sono stato su quella pista ho potuto festeggiare il titolo di Formula 3 e ora potrò guidare una delle monoposto più dominanti della storia della F1. Penso che i tifosi non vedrammo l’ora di assistere a un momento così meraviglioso e particolare“.
“Una monoposto speciale”
“Per me sarà un momento molto emozionante vedere Mick al volante di una delle monoposto a cui sono più legato” rivela invece Ross Brawn, managing director della F1, che su quella particolare monoposto ci mise più di uno zampino: “La F2004 era una monoposto fantastica, capace di portare a casa 15 vittorie in stagione ed entrambi i titoli iridati di quella stagione, che hanno culminato quel periodo d’oro. Quello fu il risultato di un lavoro molto duro da parte di un gruppo eccezionale e di Michael Schumacher, un pilota dal talento supremo. Sono sicuro che i fan che accorreranno a Hockenheim potranno godersi questa iniziativa, specialmente con Mick al volante della F2004“.
Foto, crediti: F1, sito ufficiale