Il figlio dell’amato Enzo Ferrari compie 75 anni e, per l’occasione, ha deciso di rilasciare un’intervista alla Gazzetta dello Sport. Piero Ferrari ha colto l’occasione del compleanno per ricordare il padre e il suo regalo più bello, ma anche per dare nuovi spunti sul futuro della Ferrari.
Il vice-presidente aveva già rilasciato delle dichiarazioni recenti in occasione del settantesimo anniversario della Formula 1. Durante questa intervista, Ferrari si era aperto a commentare la situazione della scuderia e l’addio di Vettel, lanciando alcuni indizi sul nuovo pilota, poi confermato in Carlos Sainz Junior.
Un possibile nuovo scenario per la Ferrari
“Indianapolis mi piace“. Con questa dichiarazione, riportata da Motorsport.com, Piero Ferrari lancia l’ipotesi di una possibile nuova sfida per la Ferrari. Il budget cup, che verrà ridotto quest’anno in Formula 1, potrà difatti spingere la scuderia italiana a valutare nuove competizioni, e Piero Ferrari, sembra indicare già la più papabile.
“Ho avuto il piacere di esserci con Giampaolo Dallara il giorno in cui ha colto la prima vittoria alla 500 Miglia. La Ferrari c’era stata con Ascari… Poi negli anni 80 costruimmo una F.Indy per dare un segnale a FIA e FOCA, ma non fece mai un km“. Il ritorno alla prestigiosa competizione americana, la cui prima gara è stata disputata nel 1911, potrebbe non essere così lontano.
Piero Ferrari ha voluto anche condividere il parere del padre sulla gara d’oltreoceano: “Sotto sotto credo che a mio padre avrebbe fatto piacere vincere là“.
Il ricordo del padre
Parlando del suo compleanno, Piero Ferrari, si è lasciato andare a dei ricordi del padre Enzo e, soprattutto, del più grande regalo che lui abbia mai ricevuto: le quote della Ferrari. “E’ stato quello, anche se avrei preferito un’auto! Me ne ha regalate tante. Se gli chiedevo ad esempio un quadro che costava un milione di lire, mi diceva: ‘come, un milione?’. Però se c’era da sborsarne uno e mezzo per una macchina non diceva niente“.
Un regalo che rappresenta il suo impegno nell’impresa di famiglia. Un coinvolgimento che è arrivato nel 1965, quando cominciò a lavorare in Ferrari per volere della nonna: “Era appena morta mia nonna e tra le sue volontà c’era che lavorassi a Maranello. E per papà quello che diceva sua madre era come un ordine” .
Infine sul compleanno attuale: “Festeggerò con una una cena con famiglia e nipoti. Che regali mi piacerebbe ricevere? Dalla F1 niente, perché non si sa nemmeno se correrà. Avevo ordinato una macchina, ma non sarà prodotta. Quindi… aspetto Natale“.
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