Il caso Racing Point è arrivato oggi a una svolta: la FIA si è espressa con una sentenza sportiva imponendo 400mila euro di multa alla scuderia Rosa e facendo perdere al team 15 punti nel mondiale costruttori. I reclami presentati dalla Renault sono dunque stati accolti dalla Federazione.
La FIA punisce la Racing Point
La FIA si è espressa sul caso Racing Point accogliendo i reclami presentati dalla Renault che si era rivolta alla Federazione ritenendo che la RP20 fosse troppo simile alla Mercedes 2019, soprattutto per quanto riguarda l’impianto frenante e in particolare per le prese d’aria. Infatti, il comunicato della FIA rivela che la conformazione dei Brake Ducts della RP20 sono da considerarsi design Mercedes.
Non sono stati colpiti i piloti, a cui non è stata assegnata alcuna penalità. Le multe (200mila euro a monoposto) sono state comminate per il Gp di Stiria, mentre per gli altri due Gp è stata imposta solo una reprimenda. I punti tolti sono 7,5 a monoposto per un totale di 15 e vanno colpire il campionato costruttori. Dalla scuderia Rosa, che si era difesa parlando di 886 disegni capaci di “scagionarli”, non è arrivato ancora nessun commento.
La Racing Point presenterà appello?
Come spiega Sky Sport, la Racing Point non sarebbe stata colpita “troppo” duramente perché, nel momento in cui avrebbe acquisito le competenze necessarie a realizzare le prese dei freni, queste non erano ancora considerate tra le componenti non cedibili, come poi è invece stato stabilito da regolamento approvato l’anno scorso e applicato a partire da quest’anno.
Alla scuderia rosa si imputa di aver avuto un vantaggio rispetto agli avversari nel progettare le monoposto, non dovendo dedicarsi alla progettazione dei freni. La Racing Point si è finora sempre difesa respingendo le accuse della Renault, se dovesse confermare la sua posizione, potrebbe presentarsi davanti alla Corte d’Appello Internazionale, indipendente rispetto alla Federazione.
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