La Racing Point continua a essere nell’occhio del ciclone in questo inizio di stagione. La scuderia in rosa è infatti stata vittima di un reclamo da parte della Renault già in occasione del GP di Stiria, seconda gara di questa annata, poi ripetuta negli appuntamenti successivi. Dura l’accusa rivolta, quella di avere violato il regolamento e copiato l’impianto frenante dalla Mercedes.
Chi si aspettava una mano dura da parte della FIA è però rimasto deluso: si è infatti optato per 15 punti di penalizzazione (7,5 per ogni monoposto), oltre a una sanzione pecuniaria, ma limitandosi esclusivamente al secondo Gran Premio in Austria, mentre per i successivi appuntamenti in cui non sono stati riscontrati cambiamenti alla vettura si è deciso di optare per una reprimenda. Stessa sorte anche ieri dopo il GP di Silverstone, una scelta che però trova l’opposizione da parte degli avversari.
La mano soft della FIA
Commettere una violazione del regolamento in merito all’utilizzo di un elemento determinante come l’impianto frenante di una monoposto poteva far pensare a una sanzione pesante, e invece è andata diversamente: il collegio dei commissari sportivi del GP 70° anniversario ha optato per lo stesso provvedimento preso dai colleghi del GP di Ungheria e del GP di Gran Bretagna: un’altra reprimenda.
Un comportamento inaccettabile da parte degli avversari, convinti che il richiamo nel post gara di ieri potesse essere la premessa di qualcosa di più grave. Questo però rappresenta solo l’inizio: ora tutto passa nelle mani del Tribunale d’Appello, che dovrà esaminare i ricorsi presentati da cinque squadre, oltre a quelli della scuderia rosa, convinta di essersi sempre comportata in modo conforme al regolamento.
La dura presa di posizione della Ferrari
Tra le scuderie che hanno poi deciso di seguire l’esempio della Renault e di sottolineare come il comportamento della Racing Point sia contrario al regolamento c’è la Ferrari. Il sospetto da parte di molti è che questo possa essere un attacco indiretto alla Mercedes.
Davvero dure le parole del team principal Mattia Binotto: “Come Scuderia abbiamo già parlato venerdì e detto quello che pensiamo, ci sono state le proteste e un verdetto. E il primo verdetto è che quanto fatto è illegale. Questo è un punto di partenza, si può essere furiosi o meno, ma c’è una irregolarità e una violazione del regolamento. La violazione è come copiare un compito, c’è chi lo copia e chi lo passa. Riteniamo che la penalità non sia adeguata, abbiamo quattro giorni per confermare la nostra intenzione di presentare appello” – ha detto ai microfoni di Sky Sport.
Foto in alto: Twitter Racing Point