Tempi duri per l’australiano Daniel Ricciardo, pilota di Formula 1. Glenn Beavis, il suo ex consulente finanziario, ha fatto ricorso all’Alta Corte di Giustizia del Regno Unito per una cifra che si aggira attorno agli 11 milioni di euro, ovvero il 20% dell’accordo siglato con la Renault. Ricciardo invece sostiene che l’accordo fra di loro fosse già scaduto prima del suo passaggio alla casa automobilistica francese.
Ricciardo-Davis, un duello da 11 milioni di euro
La società di Beavis, la Sivana Sports International FZE, contesta a Ricciardo il mancato pagamento delle tasse relative alla commissione concordata tra le parti. “Non c’è alcun fondamento nella rivendicazione di Glenn Beavis – ha spiegato il pilota australiano – mi spiace che abbia messo in piazza una questione che intendo definire in tribunale”.
La società Whitedunes è stata fondata nel 2013 per controllare i diritti di Ricciardo. Un’azienda di famiglia, diciamo, perché ne fanno parte Daniel, i genitori e Joe Passione, un caro amico di famiglia. Secondo le carte in possesso del tribunale, Beavis avrebbe discusso del passaggio in Renault di Ricciardo da metà 2017.
Un anno e mezzo dopo (a fine 2018), Ricciardo aveva deciso di liberarsi di Beavis con effetto immediato, ma dalle carte sembra emergere tutt’altro. Glenn Beavis infatti avrebbe lavorato per il pilota australiano almeno fino ai primi di marzo del 2018, visto che il contratto fra Renault e Ricciardo è stato firmato solamente il 7 marzo 2019. Glenn pretende la sua commissione, mentre per la Whitedunes questa richiesta non ha alcun motivo di esistere.
Una questione davvero spinosa e complicata che potrebbe andare per le lunghe. Ricciardo dovrà dimostrare di aver cessato la collaborazione con Glenn Beavis prima del suo accordo con la Renault, altrimenti sarà costretto a risarcire Beavis di 11 milioni di euro.
Ricciardo-Renault, amore al di là dei risultati
Il passaggio in Renault ha determinato una flessione in classifica (solo 22 i punti raccolti) e potrebbe costargli 11 milioni di euro, ma Ricciardo non rimpiange la scelta di abbandonare la Red-Bull: “Non sarei stato meglio alla Red Bull. Sono contento di dove sono. La gente spesso mi dice: ‘Guarda Max dov’è’. Non sto dicendo questo contro la Red Bull, ma sono esattamente dove sono stati negli ultimi 5 anni“.
Ricciardo ha spiegato perché si trova bene con il costruttore francese: “Sono molto contento della squadra e di ciò che vedo qui. E, cosa più importante, sono contento di me stesso e di ciò che sto cercando di costruire qui con gli ingegneri“.
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