Pochi giorni fa si è diffusa la notizia di un trasferimento dell’ex pilota a Parigi per sottoporsi a una cura con le cellule staminali, ma molti altri particolari non sono trapelati. Un membro dell’ospedale avrebbe riferito che il tedesco sia stato “cosciente“, ma non si tratta di un particolare necessariamente positivo, secondo il parere di un’esperta.
Una speranza che resta viva
Nonostante sia ormai passato diverso tempo dal momento del suo addio alle piste, sono ancora in tanti ad apprezzare Michael Schumacher. L’incidente che ha cambiato drasticamente la vita dell’ex ferrarista ha anzi, se possibile, scatenato un moto di affetto ancora più importante nella speranza di poter ricevere buone notizie sulle sue condizioni.
La famiglia ha sempre fatto il possibile per non lasciarlo solo e per permettergli di avere tutte le cure necessarie. Giusto pochi giorni fa l’ex pilota è stato ricoverato a Parigi presso l’ospedale Georges Pimpidou, ma anche qui la riservatezza è stata massima. Gli unici dettagli sono stati arrivati da un infermiere e riportati da Le Parisien. Le parole dell’uomo hanno alimentato la speranza: “Era nella mia zona, posso assicurare che è cosciente“.
Il parere di un esperto
A fare chiarezza sulla situazione ora ci pensa il capo della neurochirurgia presso l’ospedale universitario di Tampere in Finlandia, Juhana Fronen. La donna invita a mantenere la massima cautela: “Il fatto di essere coscienti non ci dice molto sulle capacità di una persona – sono le parole riportate da Motorionline -. Può darsi che sia in grado di muoversi e fare la sua routine quotidiana come è altrettanto possibile che sia costretto a letto e debba dipendere dalle cure di altre persone. Essere coscienti può voler anche dire che una persona può solo aprire o chiudere gli occhi su richiesta degli altri. Non si può dire altro non avendo informazioni a disposizione”.
Insomma, quanto trapelato ci dà davvero poche rassicurazioni sul quadro di salute del grande Michael. Una cura con le cellule staminali, come quella a cui si è sottoposto, potrebbe essere un aiuto, ma non si può avere alcuna certezza sulla sua affidabilità: “Finora, i trattamenti con cellule staminali sono puramente sperimentali, quindi, senza conoscere i dettagli, non si possono trarre conclusioni. L’unica cosa che si può dedurre dal trasferimento a Parigi è che la sua famiglia sta facendo ogni sforzo per aiutare la sua guarigione” – ha concluso.
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