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Singapore, Binotto spiega la strategia: “Deciso che non fosse giusto scambiare i piloti”

abbraccio ferrari

La stagione sembrava destinata a concludersi in modo piuttosto mesto per la Ferrari, in costante difficoltà nel riuscire a tenere il ritmo della Mercedes, ma nelle ultime settimane la situazione si è decisamente capovolta. Da Spa in poi è arrivata la svolta: una “Rossa” è sempre riuscita a salire sul gradino più alto del podio, per due volte con Charles Leclerc, mentre domenica a Singapore ci ha pensato Sebastian Vettel a ottenere questo importante risultato, ma con il monegasco subito dietro di lui. La strategia adottata sulla pista asiatica ha però fatto discutere: il numero sedici, che era stato protagonista dell’ennesimo weekend positivo culminato con la pole position, si aspettava di trionfare ancora, ma il team ha deciso di non scambiare le posizioni dei due piloti.

Un successo con una piccola delusione

Le ultime gare hanno drasticamente modificato le sensazioni che si respirano in casa Ferrari. Pensare di poter lottare da qui alla fine per il titolo è piuttosto difficile, ma i risultati che finalmente stanno arrivando potranno fare da base per lavorare al meglio in vista della prossima stagione. A Singapore è riuscito quello che non era finora mai accaduto negli appuntamenti precedenti: portare le due “Rosse” sui gradini più alti del podio.

Nonostante l’ottimo secondo posto, Charles Leclerc era ormai convinto di poter portare a casa il terzo successo consecutivo. Questo però non è accaduto, complice anche la strategia messa in atto dal team: “Quando abbiamo chiamato ai box Sebastian avevamo ipotizzato che le posizioni sarebbero rimaste invariate anche dopo lo stop di Charles. Invece il guadagno si è confermato di ben 3″9, grazie anche all’ottimo primo giro di Sebastian – ha detto Mattia Binotto al termine della gara -. Capisco che Charles sia un po’ deluso, stava facendo del suo meglio in prima posizione e ha fatto tutto il possibile per vincere la gara. Abbiamo considerato di scambiare? Sì, lo abbiamo fatto, ma abbiamo deciso che la scelta giusta fosse di non farlo.

Come accade sempre a Maranello, nessun dettaglio sarà trascurato, compresa la serenità che si respira all’interno del box. Il dirigente è pronto quindi a capire, insieme ai due piloti, se la scelta presa sia davvero stata la più consona: “Approfondiremo ancora l’analisi della gara con i nostri piloti, valutando se è stata fatta la scelta giusta o meno, e può anche essere che si possa avere un’opinione diversa – continua Binotto -. Comunque ci abbiamo pensato, ma non lo abbiamo fatto. In quella fase era programmato che Charles entrasse in pit-wall per primo, ma eravamo concentrati su quanto stava accadendo in pista”.

Finalmente i risultati si vedono

Al di là della posizione di Charles, non può che esserci soddisfazione per quanto sta accadendo nelle ultime gare: “Non parlerei di sorpresa, gli aggiornamenti aerodinamici sono stati un passo avanti, ma questo non può spiegare tutto ciò che abbiamo visto – continua il dirigente -. Singapore è un circuito molto specifico con caratteristiche particolari, e sul quale i piloti fanno molto la differenza soprattutto quando trovano la giusta fiducia”.

Per fugare ogni fraintendimento Binotto vuole chiarire anche quale sia la strategia che il team intende mettere in atto quando le due monoposto sono in testa: “Normalmente diamo sempre priorità alla macchina che è in testa, questa è la regola che utilizziamo. Ma in questa occasione non potevamo fermare Charles per primo, stava guidando la gara e sarebbe finito nel traffico” – ha concluso.