F1: Top e Flop del GP di Barcellona

F1: Top e Flop del GP di Barcellona

Si è concluso anche il weekend del GP di Barcellona ed è arrivato il momento di tirare le somme di chi ha reso al meglio delle proprie possibilità e chi invece ha espresso ben poco durante le qualifiche, ma soprattutto in gara in Spagna.

Come ormai di abitudine ecco i team Top e i team Flop di questo weekend, che ha regalato qualche novità sotto questo punto di vista!

I top team del GP di Barcellona

Questa volta vogliamo stupirvi e lasciare Red Bull fuori da tutte e due le categorie. È vero Max Verstappen ha vinto la sua ennesima gara, strameritando, ma non ha centrato la pole position, andata invece a Norris e soprattutto a livello di team il rendimento di Perez continua a penalizzare enormemente la Red Bull, sia per la classifica piloti, che sta praticamente portando avanti da solo Verstappen (suoi circa il 66% dei punti della scuderia), che per la strategia, che vede una sola monoposto combattere con le altre per le posizioni avanzate.

McLaren si conferma nel GP di Barcellona

Era partita come la quarta forza del Mondiale e sta finendo per essere il peggior nemico della Ferrari per la corsa al secondo posto, strappando qualche pole e qualche vittoria di troppo anche a Verstappen e la sua Red Bull.

A Barcellona la McLaren, che un po’ soffre della stessa sindrome di Red Bull (il 63% dei punti sono portati da Norris), si conferma in gran forma e prosegue nella striscia positiva che in realtà poche volte è stata interrotta. Certo siamo anni luce lontani da Max e da Red Bull, ma fino a questo momento la McLaren può definirsi la miglior sorpresa di questo anno.

Norris combatte, strappa la pole, e soprattutto porta a casa un secondo posto, non scontato vista la competitività mostrata anche dalle Mercedes, spingendo fino alla fine tanto da costringere Verstappen a non abbassare la guardia.

Decisamente meno interessante e competitiva la gara di Piastri, che però ce la mette tutta accompagnando il compagno di scuderia nell’attacco delle prime posizioni durante i pit stop.

Mercedes, la rimonta è lunghissima

Altro Top Team del GP di Barcellona è sicuramente la Mercedes che fin dalle prove libere ha mostrato competitività e “cattiveria”.

Anche in gara, prima Russell, con una partenza incredibile, e poi Hamilton arrivato sul terzo gradino del podio, hanno mostrato di saperci fare e di poter dare molto fastidio lì davanti. A differenza di Red Bull e McLaren la Mercedes può contare sul rendimento molto simile dei suoi due piloti e puntare a una rimonta, anche se al momento i punti sono tanti e sembra praticamente impossibile immaginarla in vetta.

Il momento di rinascita in Mercedes comunque si conferma anche in Spagna e apre qualche spiraglio che sembrava impensabile solo quattro o cinque gran premi fa con un terzo e quarto piazzamento più che meritati.

Alpine, chi non muore si rivede

Ci eravamo quasi dimenticati che Alpine esistesse in questo mondiale, e anche se un nono e un decimo posto non possono certo farla entrare nell’Olimpo, segnano un ritorno alla competitività almeno nei confronti delle scuderie di media e bassa classifica.

Il ritorno di Briatore sembra aver fatto bene alla scuderia francese, che chiude il GP di Barcellona comunque davanti ad Aston Martin, Haas e Racing Bulls, tutte scuderie che erano date favorite nei suoi confronti a inizio stagione.

I flop del GP di Barcellona

Arriva il momento delle scuderie da cui ci aspettavamo di più, in qualche caso molto di più.

Ferrari, una delusione tira l’altra

In cima ai flop ancora Ferrari, che chiude un altro weekend molto male.

Non siamo ai livelli del GP del Canada, ma se quella che vuole essere la seconda forza del mondiale pensa di potersi accontentare di un quinto e di un sesto posto, tanto in qualifica quanto in gara, forse sono da rivedere un po’ i piani.

Norris sorpassa Leclerc in classifica piloti, e la distanza che prima sembrava incoronare Ferrari unica inseguitrice di Red Bull nella classifica costruttori è cambiata così tanto che da inseguitrice la scuderia di Maranello si è trasformata in inseguita.

Se non cambia qualcosa e non si ritrova alla svelta la condizione dei migliori GP di questa stagione, sarà difficile immaginare una Ferrari competitiva, che comunque fin qui ha mostrato picchi positivi quanto negativi, con un rendimento nel complesso altalenante e dalla dubbia affidabilità.

Aston Martin ai margini

Anche Aston Martin finisce di diritto nei flop del GP di Barcellona, ma non si tratta di un singolo episodio.

La scuderia che lo scorso anno si era imposta come outsider nella prima fase, ha faticato in questo mondiale a dire la sua, ma sta vivendo un momento ancora peggiore che in Spagna ha relegato Alonso e Stroll al dodicesimo e al quattordicesimo posto, ben lontani dalla zona competitiva.

Neanche la Spagna ha permesso ad Alonso di mostrare il meglio di sé e nonostante la quinta posizione in classifica costruttori il gap con chi precede sembra veramente incolmabile.

Racing Bulls, una stagione da dimenticare

Vuoi per la simpatia di Daniel Ricciardo, vuoi per la similitudine con la Red Bull, la Racing Bulls era la scuderia da cui tutti a inizio stagione si aspettavano la sorpresa, che in fondo è arrivata, anche se in senso negativo.

Quasi mai competitiva anche con le piccole scuderie, con la sola eccezione del GP di Miami, Racing Bulls non ha saputo trovare continuità nelle prestazioni e anche in Spagna si è ritagliata uno spazio minimo nelle posizioni finali, che portano 0 punti e pochissimo entusiasmo.

Non ci resta che attendere il weekend in Austria per scoprire chi saprà imporsi in casa Red Bull!