Anche il GP di Montreal è concluso ed è arrivato il momento di tirare le somme del weekend canadese che ha visto molti stravolgimenti rispetto ai GP passati. Ecco quindi top e flop del GP di Montreal.
I Top team del weekend in Canada
Iniziamo parlando dei team che hanno reso alla grande. Da questo punto di vista potreste rimanere sorpresi, ma abbiamo scelto i quattro team top, ancor prima che i piloti, in base a quella che è stata la parabola dall’inizio dell’anno ad oggi e non esclusivamente sulla base dell’ordine d’arrivo al traguardo.
La rinascita di Mercedes a Montreal
Mercedes a questo punto della stagione era pressoché stata dimenticata e tutti i suoi tifosi si erano rassegnati a un rendimento decisamente negativo, a tratti tendente al disastroso. In Canada invece Mercedes ha ritrovato la forza di fare bene, prima con gli ottimi tempi di Lewis Hamilton in prove libere e poi con la pole position di George Russell strappata di un soffio a Verstappen nel giorno delle qualifiche.
Non cambia molto nelle classifiche ma in Canada Mercedes è sembrata rinascere centrando terzo e quarto posto.
La costanza di McLaren
Ancora un Gran Premio e ancora McLaren è lì. Non davanti a tutti ma sempre in posizioni importanti e che dimostrano la voglia di competere, con errori gravi davvero rari. In un GP da 0 punti dal 2015 al 2023, McLaren conquista 28 punti preziosissimi per mettere un po’ di paura alla Ferrari e a Charles Leclerc per la rincorsa sul secondo posto. Brilla principalmente Norris, secondo davanti alle Mercedes e dietro al solo Verstappen, mantiene comunque alta la bandiera della scuderia Piastri, quinto al traguardo.
La sorpresa Alpine
In realtà è qualche GP che Alpine migliora il proprio piazzamento rispetto all’inizio della stagione, e se fin qui non ha potuto sfruttare il pessimo rendimento di Mercedes per posizionarsi in zona punti a causa delle due Haas che hanno interpretato il proprio ruolo nel circus a regola d’arte raccogliendo punti in vari momenti, lo fa in Canada quando è proprio la Ferrari a deludere. Chissà se l’influsso di Briatore già si sente.
La ripresa di Aston Martin
Il Canada è anche il GP in cui tornano a vedersi Alonso e Stroll sulle Aston Martin a competere per le posizioni più avanzate. Sicuramente complici i problemi di Ferrari e di Sergio Perez, Aston Martin rivede in parte la luce e in Canada raccoglie punti preziosi con la sesta e la settima posizione al traguardo.
I team flop del GP di Montreal
È arrivato quindi il momento di analizzare i team flop anche se potremmo stupirvi in parte anche qui, non tanto con la prima scuderia, quanto con la seconda.
Disastro Ferrari a Montreal
Ovviamente nei flop (e che flop!) troviamo Ferrari.
La scuderia di Maranello sembra aver dimenticato a due settimane di distanza come si faccia a gareggiare e questa cosa stupisce non poco considerando la vittoria di Monaco e il rendimento della Ferrari dalla presentazione della Ferrari SF-24 Evo con risultati sempre migliori anche se non proprio privi di problemi e sorprese.
La temperatura delle gomme è stata una vera e propria condanna, alla quale si sono anche aggiunti i capricci della power unit. Il dramma perfetto in un weekend completamente da dimenticare, tanto per Leclerc quanto per Sainz.
Red Bull tra luci e ombre
Come si fa a mettere Red Bull tra i flop se Verstappen ha vinto l’ennesimo GP e si avvia a passo spedito verso la vittoria?
Considerando che la Red Bull è la monoposto favorita dall’inizio del mondiale, possiamo considerare tranquillamente un momento non proprio brillante (anche se ovviamente non come quello della Ferrari) il fatto che il secondo pilota fatichi a entrare in sintonia con la monoposto e almeno imitare lontanamente il rendimento del suo compagno di squadra.
Non può essere una bocciatura completa nei confronti di Red Bull, ma se il mondiale costruttori è ancora aperto è proprio perché in Red Bull si corre spesso a due velocità, con Verstappen che è sempre più il pilota da battere, se e quando possibile, e Sergio Perez che con i suoi 107 punti è solo quinto nella classifica piloti, a -1 da Carlos Sainz.
Vedremo se tra due settimane il rendimento di piloti e scuderie sarà cambiato di nuovo o si sarà stabilizzato su nuovi equilibri.