Il weekend di F1 a Las Vegas ha offerto uno spettacolo unico fin dalle qualifiche, culminando poi con l’assegnazione del mondiale 2024 nella gara.
Tra i neon scintillanti della città e una pista complessa, il weekend si è concluso con risultati sorprendenti, strategie decise e performance altalenanti. Oltre alla vittoria di George Russell, Las Vegas ha decretato il quarto titolo mondiale di Max Verstappen e avvicinato la Ferrari alla McLaren nella lotta per il titolo costruttori.
Analizziamo i top e flop del Gran Premio più determinante dell’anno.
I top team di questo weekend di F1 a Las Vegas
Nonostante le insidie del circuito cittadino di Las Vegas, alcuni team hanno brillato grazie a strategie vincenti e performance eccezionali, trovando il giusto equilibrio sia nella gestione delle gomme (affatto facile in notturna) che nell’assetto aerodinamico.
Mercedes ritrova strategia e assetto
La Mercedes è stata la protagonista assoluta.
George Russell ha dominato prima le qualifiche, conquistando la pole position, e poi la gara in modo perfetto, seguito da Lewis Hamilton, che ha contribuito a una straordinaria doppietta. La scuderia tedesca ha mostrato un equilibrio ritrovato, gestendo al meglio gomme e pit stop.
Russell in questo weekend di F1 a Las Vegas si è dimostrato impeccabile, sottolineando la competitività della vettura anche in condizioni difficili e su una pista tutto fuorché facile. Ai fini del mondiale la doppietta Mercedes è praticamente inutile, ma sicuramente non può che giovare in vista della prossima stagione e del morale della scuderia.
Ferrari: il mondiale costruttori è possibile
La Ferrari ha confermato il buon momento con un terzo posto per Carlos Sainz e un quarto per Charles Leclerc. La gestione delle gomme è stata fondamentale in un weekend caratterizzato da temperature basse, un aspetto critico per il team.
Le Ferrari avrebbero potuto fare meglio, e se fossero riuscire ad anticipare le Mercedes il mondiale costruttori sarebbe sensibilmente più vicino. I risultati hanno comunque consentito alla scuderia di Maranello di ridurre il divario con la McLaren nella classifica costruttori. Ora con 24 punti di distacco tra le scuderie e 21 punti tra Leclerc e Norris tutto diventa possibile.
Sarà tassativo non permettersi alcun tipo di errore negli ultimi due weekend in Qatar (con a disposizione anche una Sprint Race) e ad Abu Dhabi.
I flop team del weekend di F1 a Las Vegas
Se alcuni team hanno brillato, altri hanno vissuto un fine settimana da dimenticare. Come sempre ci concentriamo sui fallimenti, totali o parziali, più clamorosi.
McLaren a tinte grigie
La McLaren, finora protagonista della stagione, ha faticato a Las Vegas.
Lando Norris e Oscar Piastri hanno chiuso rispettivamente al sesto e settimo posto, lontani dalle posizioni di vertice. Il circuito cittadino non ha esaltato le qualità della monoposto di Woking, rallentando la corsa al titolo costruttori.
Come se non bastasse il posizionamento fortemente penalizzante nei confronti delle due monoposto Ferrari, qui arriva anche la vittoria del quarto mondiale per Verstappen, che di certo non aiuta a risollevare l’umore e chiude ogni porta a Norris che ora dovrà pensare a difendere la seconda posizione generale e a portare a casa risultati migliori delle Ferrari.
Alpine scomparsa dai radar
Dopo le buone prestazioni in Brasile, e durante le qualifiche, Alpine è stata la grande delusione di questo weekend di F1 a Las Vegas.
Pierre Gasly, partito dalla terza posizione, è stato costretto al ritiro per problemi tecnici, mentre Esteban Ocon è rimasto fuori dalla zona punti, penultimo tra i piloti rimasti in pista. Una battuta d’arresto che potrebbe pesare nel percorso di crescita del team che sembrava ben lanciato per l’inizio del 2025, anche se c’è ancora molto da fare.
Red Bull, regina in difficoltà di questo 2024
È impossibile non parlare anche di Red Bull, certo non tra i flop di questo weekend, soprattutto visto e considerato che chiude con 2 weekend di anticipo il mondiale e porta a casa il quarto titolo per Verstappen, ma difficile anche da inserire tra i top. Vediamo bene come è andato il weekend.
Red Bull: Verstappen vince ma Perez non convince
Come sempre è Max Verstappen, pur con una gara sottotono, a tenere alta la bandiera in casa Red Bull, anche se a Las Vegas in tutta onestà ha mancato di brillare.
L’olandese ha conquistato il quarto titolo mondiale con un quinto posto a Las Vegas che non rispecchia però le potenzialità della Red Bull, che ha sofferto un calo di performance rispetto alla concorrenza, forse anche complice l’utilizzo di molte power unit a inizio stagione.
Sergio Perez, solo decimo, continua a deludere, evidenziando il divario interno al team e a far seriamente dubitare delle sue capacità.
Possiamo dire, senza fare torto a nessuno, che se Red Bull dovesse perdere il mondiale costruttori (al momento molto probabile), la colpa sarebbe esclusivamente sua, visto e considera che Verstappen ha portato a casa 403 punti dei 555 (quasi il 73% sul totale contro un misero 27%). Per capire quanto sbilanciato sia questo dato basta il confronto con Ferrari e McLaren in cui sia Sainz che Piastri hanno contribuito per il 44% del totale dei punti.
Non resta che godersi la fine di questa stagione, che ora potrebbe diventare ancora più imprevedibile considerando che rimane aperto esclusivamente il titolo costruttori. Certamente Leclerc e Norris vorranno fare del loro meglio anche per conquistare il secondo piazzamento generale, ma è probabile che dal Qatar vedremo prevalere strategie a vantaggio del lavoro di squadra.