In questo weekend appena concluso abbiamo visto la F1 in Ungheria e come sempre, dopo aver analizzato l’andamento delle prove libere, delle qualifiche e della gara, siamo pronti a fare una lista dei Top e dei Flop del weekend.
Questa volta a nostro avviso pochi i team che hanno “meritato” di rientrare in una categoria o nell’altra, con un livello medio abbastanza regolare, anche se probabilmente al di sotto delle aspettative, poche le vere e proprie delusioni, ma certamente ancor meno i team che possono realmente gioire del proprio risultato.
I top team del weekend di F1 in Ungheria
Iniziamo come sempre dai top team. Come già detto nell’introduzione pochi i team che hanno spiccato in senso positivo e anche per questo ci siamo limitati a sceglierne due, in fin dei conti i più evidenti e semplici.
McLaren vorrai mica vincere il mondiale?
Iniziamo dalla McLaren. Dalla sessione di FP3 fino alla gara dell’Hungaroring il team ha da subito chiarito che voleva essere competitivo e mettere in discussione il dominio Red Bull e ancor più evidentemente il secondo piazzamento di Ferrari che ha comunque buttato al vento più di qualche occasione per tenere stretto a sé lo scettro di inseguitrice dell’alieno Verstappen.
Lando Norris e Oscar Piastri con la loro monoposto sono stati forse i due piloti sottovalutati di questo mondiale fino a questo momento e una volta accertata l’affidabilità della loro vettura, sviluppata egregiamente nel corso della stagione, hanno saputo osare e imporsi oltre ogni ottimistica aspettativa.
Quel che ne risulta è un team coeso (cedere il primo posto al compagno di squadra non è una cosa semplice dopo che si è firmata la pole position) e pronto a giocare tutte le sue carte migliori per affermarsi in questo mondiale, se non come vincitrice sicuramente come team rivelazione e uno dei migliori in assoluto.
Qualche sognatore potrebbe azzardare nella speranza di vedere Max perdere punti da qui fino a fine stagione riaprendo addirittura la corsa al titolo, ma parliamo veramente di qualcosa di utopistico.
Mercedes ritrova la condizione ma ancora a singhiozzi
Altro team che dimostra una certa coesione e una notevole capacità nel tirarsi fuori dai guai è la Mercedes. L’inizio di stagione è stato a dir poco tremendo e anche se spesso anche quando le cose sono andate bene, come a Silverstone, uno dei due piloti è stato incauto o sfortunato, quel che ne risulta è un team in ripresa con Russell che nonostante tutto cerca di dare il meglio e Hamilton che grazie alla sua esperienza porta a casa il podio numero 200 subito dopo una vittoria in casa pesantissima.
Moltissimi i punti recuperati in classifica piloti e costruttori, ma ovviamente Mercedes sa di non poter andare oltre un certo limite. Nessuno si aspetta che sia competitiva per la vittoria, ma non è detto che non possa infastidire la Ferrari, se a Maranello non saranno bravi a tirarsi rapidamente fuori da una serie di weekend veramente al limite dell’accettabile, di cui però l’Ungheria sembra essere almeno in parte un’eccezione.
I flop del weekend di F1 in Ungheria
E siamo quindi arrivati ai flop del GP dell’Ungheria. Come abbiamo detto anche qui non è stato semplice scegliere i team perché in pochi hanno demeritato in modo evidente. Si salva stavolta la Ferrari, che dopo una serie orrenda di weekend ritrova un quarto e un sesto posto che sanno quasi di ossigeno, nella speranza che le modifiche al fondo possano riportare almeno uno tra Leclerc e Sainz sul podio quanto prima.
Max quanto nervosismo
Ebbene sì Red Bull questa volta per noi finisce direttamente nei flop team del weekend ungherese.
Fin qui a tenere a galla la Red Bull è sempre stato il pilota olandese con Sergio Perez che ha messo a dura prova la pazienza della propria scuderia e che ha espresso tanta mediocrità da farci domandare se non stesse guidando la sorella brutta della monoposto di Verstappen.
In Ungheria invece anche Max, possiamo dirlo serenamente, ha fallito. In palese difficoltà su un tracciato che sicuramente non avvantaggia una monoposto veloce come la sua, ha risposto alla sua solita fredda calma con un nervosismo che lo porta a compiere mosse azzardate e rischiare anche la penalità , senza che ne esca nulla di buono nell’immediato.
Non che ci dispiaccia vedere il mondiale riaprirsi, ma non possiamo fare a meno di notare che stavolta nella scuderia di Milton Keynes le cose non siano girate come ci si aspettava.
Alpine sei con noi?
Molte le scuderie di bassa classifica che non hanno dimostrato un granché, ma se dopo l’arrivo di Briatore, e in particolare nel weekend del GP di Montreal sembrava di aver visto accendersi una scintilla nella scuderia francesce, possiamo dire che un ritiro e un 18esimo posto sono più che sufficienti per finire nei flop soprattutto se aggiunti a una sessione di qualifiche a dir poco mediocre.
La mente dei team e dei piloti, oltre a quella di noi appassionati volge ora al weekend in Belgio, sul circuito storico di SPA a Francorchamps. Vedremo chi saprà riscattarsi e mandare un messaggio e soprattutto vedremo se McLaren saprà proseguire sulla striscia positiva di risultati avuti fino a questo momento.